Tre anni senza Pino Daniele, una morte che fa discutere

04
Gen
2018
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Era il 4 gennaio del 2015 quando in tutta l’Italia si diffuse velocemente la notizie dell’improvvisa scomparsa del cantautore napoletano, avvenuta nella notte a Roma.

In occasione di questa triste ricorrenza, in tutto il sud Italia sono diversi gli eventi organizzati per ricordare l’artista e la sua musica, ma nonostante questo c’è anche un lato negato. La sua morte, avvenuta per insufficienza cardiaca, fa ancora discutere.

Tre anni fa le polemiche su questa morte improvvisa quanto controversa non mancarono e la seconda moglie del cantatore partenopeo, Fabiola Sciabbarrasi, dichiarò subito che “qualcosa deve essere andato storto, perché Pino stava molto male e la scelta di portarlo in auto in un ospedale lontano oltre 150 chilometri non me la spiego”.

Le sue parole racchiudevano anche un’accusa diretta alla compagna Amanda Bonini per avergli prestito soccorsi inadeguati. Lo svenimento, il soccorso, la chiamata al personale medico e la decisione, dello stesso cantautore di volevo invece andare con la propria auto in ospedale: Pino Daniele arrivò così nella capitale dopo oltre un’ora d’auto, quando era già morto.

Ancora oggi in molti, rileggendo questa storia e le dinamiche di quella notte, si chiedono se si sarebbe potuto saltare Pino con un intervento più tempestivo?