Tiziano Ferro su Grazia “A 28 anni sono andato in analisi perché non riuscivo più a vivere”

02
Giu
2017
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La copertina del numero di Grazia del mese di giugno è stata interamente dedicata a lui: Tiziano Ferro ha concesso una nuova lunghissima intervista dove è tornato a parlare non solo di lavoro, ma soprattutto di amore e vita privata.

Il suo successo ormai è mondiale e l’estate 2017 porta anche il suo nome, visto che Algida ha scelto il singolo Lento/Veloce come colonna sonora del nuovo cornetto; nell’intervista a VanityFair, Tiziano Ferro ha dichiarato che non potrebbe mai esserci nella sua vita futura la partecipazione ad un talent nelle vesti di giudice, come hanno fatto moltissimi dei suoi colleghi “No, sono troppo buono. Finisce che mi affeziono anche alla squadra avversaria”. Tutte le possibilità che rivestisse questo ruolo sono quindi smentite.

Per quando riguarda uno dei temi più caldi, l’amore, la sessualità e la sua omosessualità: per lui fare coming out è stato difficile ma oggi si definisce un uomo felice, per chi invece si trova nella sua stessa situazione e non riesce ad affrontare il grande passo ha così commentato “Non punto il dito, so che non è facile, soprattutto in alcuni contesti sociali. Ma come individuo esiste una versione sola di me. A 28 anni sono andato in analisi perché non riuscivo più a vivere. In un paio d’anni ho capito di essere omosessuale e poi, all’apice della carriera, ho deciso di raccontarlo a tutti. Che cosa posso pensare di chi fa esattamente il contrario? Non ne condivido i valori, né la posizione. Non provo stima, mi dispiace”.

Tiziano Ferro sogna il grande amore? Dopo una grande storia arrivata al termine, Tiziano Ferro dichiara di sognare sempre il grande amore “Ma se non arriva non mi accanisco. Non sono seriale nei rapporti, non colleziono storielle. Ogni tanto i miei amici mi presentano qualcuno e mi dicono: ‘Questo è perfetto per te’. Non funziona mai. Fino a poco tempo fa ero accondiscendente in coppia, non riuscivo a dire tutto quello che pensavo. Così un difetto si ingigantiva. Adesso preferisco non piacere, ma essere onesto”.