Rolling Stones, dalla copertina ai protagonisti, il bluff e la figuraccia

06
Lug
2018
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La storica rivista Rolling Stones si “prende in giro da sola” e dai messaggi diffusi ieri arriva oggi una grande figuraccia. L’attacco contro il ministro degli interni, Matteo Salvini, ha fatto notizia e l’immagine multicolore sul nuovo numero ha invaso la rete, eppure qualcosa nel loro discorso non è reale.

In decine hanno aderito al nostro messaggio” dichiara il magazine di musica, citando nomi di personaggi famosi dello spettacolo, da artisti a giornalisti. Ma le smentite non tardano ad arrivare e con essere la bruttissima figuraccia della rivista per colpa della sua stessa idea.

Il primo a smentirei la notizia è Enrico Mentana che in un post su Far book smentisce la sua adesione alla campagna; come lui si uniscono nelle ore successive lo scrittore Alessandro Robecchi, il fumettista Gianni Gipi Pacinotti e la scrittrice Valentina Petrini. 

A completare l’opera ci pensa questa mattina Selvaggia Lucarelli.

Amici di Rolling.
Se fate una copertina di sinistra, parlando di libertà, accertatevi di praticare tutto ciò che vi rende così diversi da Salvini.

Nei tre mesi in cui ho provato a lavorare con voi, mi è stato impedito di realizzare un servizio su ticket one e la truffa del secondary ticketing per ragioni di convenienza, mi è stato proibito di far esprimere libere opinioni a giornalisti su dischi, attori e altro per ragioni di denaro o convenienza. 
E’ venuto l’inpgi per controllare le posizioni lavorative dei giornalisti e diverse persone sono state fatte scappare giù in strada perchè avevano contratti da lavoratori esterni e erano gentilmente invitate a lavorare IN UFFICIO e da casa anche nel weekend.

Alla mia più diretta collaboratrice, che aveva un contratto da esterna ed era tutti i giorni in ufficio, a un certo punto è stato chiesto di non accompagnare più i figli a scuola e di presentarsi 30 minuti prima degli altri in redazione. 
L’editore urla e umilia continuamente i suoi dipendenti, al punto che, per rimanere in tema umanità, c’è più gente che negli ultimi anni è scappata da Rolling Stone che dalla Siria. 
E così via.

Io, di fronte a tutta questa mancanza di rispetto della libertà e del LAVORATORE, dopo tre mesi ho rassegnato le dimissioni. E all’editore ho detto e scritto tutto quello che avete letto fin qui. Gli altri sono rimasti lì (alcuni ben sollevati dalla mia fuga), qualcuno che da lì era scappato è pure tornato, ben sapendo chi sia l’editore e le condizioni di lavoro lì dentro. 
Ergo, DA VOI la copertina di sinistra proprio no.

 

Ad aver aderito (sembra per davvero) al manifesto del magazine, sono stati diversi artisti della scena musicale italiana: Caparezza, Elisa, Emma Marrone, Negramaro, Tommaso Paradiso dei TheGiornalisti, Motta, Diodato, Ernia, Gazzelle, Gemitaiz, Lo Stato Sociale, Roy Paci, Mauro Pagani, Lele Sacchi, Selton, Tedua, Tre Allegri Ragazzi Morti, i 99 Posse.