Renato Zero, aspettando Zerovskij ricorda Boncompagni “Aveva un’energia singolare”

25
Apr
2017
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Aspettando il debutto del suo tour Zerovskij, Renato Zero ricorda con affetto Gianni Boncompagni in un’intervista rilasciata al quotidiano Il Messaggero.

Aveva un’energia singolare e ci capimmo al volo” ha raccontato, tornando ai tempi in cui la sua carriera nacque dopo una puntata di Bandiera Gialla “Mi trascinò alla Rca dopo una puntata di Bandiera Gialla. Avevo fatto una spaccata di troppo e ci arrivai in mutande, con un maglione distrattamente buttato sulle parti basse, a coprire lo scempio alla meno peggio. Non si turbò nessuno, mi fecero un provino e uscì questo 45 giri che vendette sì e no 20 copie

Oggi che l’artista sta per celebrare i suoi primi 50 anni di carriera, Renato Zero ha raccontato gli inizi durissimi in cui si è ritrovato più colte a lottare con la critica e il mondo della discografia “La critica mi ha accarezzato spesso con superficialità e non credo di essere mai stato compreso per quello che sono stato. E non solo io. Chi scrive di note si china da sempre su qualsiasi fiato di Bob Dylan e magari si permette l’irriconoscenza di trattare De Gregori alla stregua di un autore che non merita nemmeno l’appellativo di maestro. Camminiamo sul nostro passato senza rispettarlo, mentre musicalmente bordeggiamo il ciglio del burrone”.