Prima intervista a Bobby Brown: “Whitney non è morta a causa mia”

03
Mag
2012
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L’ex marito di Whitney Houston si concede alle telecamere per la prima intervista tv, a quasi tre mesi dalla scomparsa della star americana. Quelle che escono dalla sua bocca, nonostante le controversie che hanno sempre circondato il suo rapporto con Whitney e le aspre critiche subite nel corso degli anni, sono parole amare e di nostalgia, nonché di amore nei confronti della donna della sua vita:

 

“Ho saputo della sua morte dal mio compagno Ralph Tresvant. Mi ha preso da parte e mi ha detto: ‘Ho appena saputo che Whitney se n’è andata’. Mi sono subito attaccato al telefono e ho chiamato mia figlia per vedere se fosse vero: qualcun altro ha risposto al telefono, e ho capito che Whitney era davvero morta. Non ti aspetti mai che qualcuno così vicino a te possa morire da un giorno all’altro.”

Un fulmine a ciel sereno, perchè appena la settimana prima Bobby Brown era stato a cena con lei e la loro figlia Bobbi Kristina, e dall’aspetto e comportamento di Whitney non avrebbe mai sospettato che potesse trovarsi in un brutto periodo; Brown riporta infatti che aveva un aspetto luminoso e un atteggiamento allegro, e che nulla avrebbe fatto pensare che di lì a poco sarebbe successa la tragedia.

“Sono rimasto molto ferito da leggere che era stata trovata della cocaina nel suo organismo e nella sua stanza. E’ da 7 anni che io non tocco droghe.. e non pensavo che lei stesse ancora lottando con la sua dipendenza. Al tempo stesso, però.. so che è una battaglia durissima. Ancora oggi mi chiedo se avessi potuto fare qualcosa di diverso, qualcosa che l’avrebbe salvata. Qualcosa che le avrebbe assicurato una vita più lunga. Ma lei avrebbe dovuto volerlo, non solo io.”

Bobby Brown rifiuta però tutte le accuse che continuano a volerlo come causa principale della distruzione della vita di Whitney, e non ci sta a passare per un assassino:

“E’ una sensazione terribile per me sentire queste accuse, ma io so che le cose non stanno così. Chiunque ci abbia conosciuto e frequentato quando stavamo insieme, anziché guardarci attraverso uno schermo, sa come eravamo e cosa provavamo l’uno per l’altra, e come la droga abbia influenzato il nostro rapporto. Le persone hanno sempre visto Whitney come la vittima innocente e me come il solo responsabile, ma non è così. Io non mi facevo prima di conoscerla. Fumavo marijuana, bevevo birre, ma non fui io a introdurre le droghe nella vita di Whitney.”

Whitney, dunque, aveva già imboccato quella strada quando iniziò la sua storia d’amore con Bobby Brown:

“All’inizio mi preoccupavo per lei, ci pensavo.. finché non ho iniziato anche io. Ho una personalità facilmente dipendente, non riesco a spiegarlo.. però no, non sono stato io a farle provare le droghe. Non sono io la ragione per cui se n’è andata, e non è stata la nostra relazione burrascosa a peggiorare il suo stato. La nostra relazione era magnifica. Io ho passato 14 bellissimi anni con quella donna. Posso dire onestamente che l’ho amata in ogni modo possibile, con tutto il mio cuore, e credo che lei mi amasse nello stesso modo. La amo ancora oggi, anche se mi sto per sposare: la mia fidanzata sa cos’ho provato per lei, i miei figli lo sanno, non è un segreto. Ero profondamente innamorato.”