Paola e Chiara “Noi come gli Oasis, un addio doloroso” smentita la reunion

06
Dic
2018
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Il duo composto da Paola e Chiara ha conosciuto il successo tra la fine degli anni ’90 e il 2013, anno in cui le due sorelle milanesi di casa Iezzi si sono dette addio, non solo sul lavoro ma anche nella vita.

A raccontare oggi il retroscena della loro “fine” è Paola, la mora del duo che ha recentemente pubblicato un nuovo singolo dal titolo Ridi. Quello che c’è stato tra loro, racconta la donna, è stato un addio molto doloroso che ancora oggi le tiene lontane. A dividerle non solo i problemi sul lavoro ma anche nella vita privata, con famiglia, mamma e nonna al seguito.

La Iezzi paragona la loro storia a quella dei fratello Oasis Siamo arrivate in Sony a vent’anni quando abitui la gente che hai intorno al fatto che sei piccola è difficile poi dimostrarle che sei un adulto. Ci dicono di tornare insieme ma io mi stupisco di quanto siamo durate. Due donne, due sorelle, sole, senza un manager. È normale. Mi identifico spesso con gli Oasis, ciò che è successo a loro è successo anche a noi, con le aggravanti che sono maschi irruenti di Manchester e bevono birra.”.

Tante le problematiche sorte tra le due che nel 2013, dopo meno di 20 anni dal loro debutto, hanno deciso di dirsi addio “Non sento spesso Chiara, ma è un esercizio di rispetto reciproco. Non ci si separa mai in pace. Si può arrivare a un’accettazione. E poi le implicazioni famigliari, la mamma, il papà, la nonna. Mi sono trovata emotivamente sola. L’iceberg è stato diventare persone diverse, con desideri diversi. Una persona mi chiamò per dire basta, non era lei, ma lo fece per conto suo. Per me è stato un dolore fortissimo.”.

La rinascita di Paola è nel brano Ridi, un singolo in cui ha trovato la forza di tirare fuori questo dolore che si prota dentro ormai da diversi anni “La scrittura è come andare dall’analista. Il video è stato girato a Los Angeles. Mi serviva un posto così, che incarnasse questa sensazione e la curasse. C’era l’oceano, è stato taumaturgico, il mare mi fa sentire a casa. Poi il senso della canzone è che alla fine le cose arrivano, perché la vita è fatta così, il dolore è fatto per essere attraversato e fatto fiorire.”.