Marco Carta sogna la famiglia “Lotterò affinché l’adozione sia concessa ai gay”

07
Nov
2018
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Ha dichiarato per la prima volta settimana scorsa la sua omosessualità, ha raccontato la sua storia d’amore e nonostante le critiche ricevute anche dalla sua stessa comunità gay, oggi Marco Carta ha avviato la sua battaglia.

Il passo più impegnativo e grande l’ho fatto, con non poca agitazione” aveva detto a Barbara D’Urso nel cui studio ha annunciato per la prima volta la cosa. Una volta che nello studio di Canale 5 il cantante ha trovato il coraggio di affrontare questo tema, sembra che per lui non ci siano più freni.

Marco Carta non parla più solo di omosessualità ma anche di diritti, famiglia e adozione. Un tema questo che accende il dibattito in rete, con una parte dei fan che lo sostiene e una parte (più numerosa) di persone che gli danno contro affermando “Quello che fai sotto le coperte lo puoi tenere per te (cit. D.G.)” oppure ancora “I bambini hanno bisogno di due figure di riferimento diverse, la famiglia tradizionale non si tocca (cit. A.M.)”.

Ma Marco sembra non dare alcun peso alle critiche e forte della sua notorietà “urla” di volere a tutti costi una famiglia Da adolescente, ho avuto due fidanzate, però latente c’era sempre un pensiero che mi faceva paura e, se cercavo di scacciarlo, era un mostro che si faceva ancora più grande. Il pensiero era: se sarò omosessuale, non avrò figli. Mi ripetevo “Non avrò figli. Non avrò figli”. E io, più di tutto, voglio una famiglia.”.

Una famiglia ovvero avere un figlio, la possibilità di adottarlo e crescerlo assieme al suo compagno. Questo il desiderio di MarcoIl mondo è pieno di bambini che chiedono solo di essere adottati. Io voglio lottare affinché l’adozione sia concessa alle persone come me. Sono stato cresciuto da due etero, con l’idea che avrei amato una donna e non è andata così. Perché dobbiamo credere che se avessi avuto invece due mamme o due padri sarei stato in automatico omosessuale? Io so che posso dare a un bambino un amore enorme e che questa, per lui, è l’unica cosa che conta.”.