Loredana Bertè si prepara al nuovo disco “Segna la mia rinascita”

27
Set
2018
Pubblicato da:

Un disco che racconta la voglia di libertà: è questo e molto di più ciò che è presente nelle tracce inedite del suo nuovo album, LiBertè è atteso alla mezzanotte di venerdì 28 settembre.

Anticipato dal tormentone dell’estate Non di dico no, e da altri due singoli usciti in rotazione radiofonica la scorsa settimana, il nuovo album di Loredana segna per lei una rinascita, sia in campo privato che in campo artistico.

Intervistata in esclusiva da TgCom24, l’artista si è mostrata ricca di grinta e voglia di ricominciare, senza dare troppo peso alla sua età e ai 70 anni che si avvicinano.

“Questo album è nato dopo il concerto all’Arena di Verona con le colleghe – racconta – È stato il culmine dell’incontro con Fiorella. Mannoia, ci ha unite il fatto che a entrambe Renato Zero ha fatto una carognata che non sto neanche a dire. Con lui non ci parliamo più. È uno che ascolta solo la sua musica, per questo ai concerti non ha bisogno del gobbo. Una volta mi ha abbandonato in autogrill perché mi sono rifiutata di sentire solo le sue canzoni in auto….

Un progetto musicale ma soprattutto un nuovo progetto di vita, condiviso con alcuni colleghi ed amici. Tra i tanti è il caso di Ivano Fossati che solo per lei è tornato magicamente a scrivere. Sue le parole contenute nel brano Messaggio di Luna “Una grande emozione. Non scrive più per nessuno, l’ha fatto solo per me. In lui ho cercato più l’amico che l’autore, mi ha fatto davvero piacere mi abbia detto sì. Gli ho spedito una lettera, mi ha risposto con questo gioiello di canzone.”.

La rinascita di Loredana Bertè include anche la possibilità di Sanremo, riguardo al quale lei non nega il sogno “Ho intenzione di presentarmi, ho riservato l’undicesimo inedito, scritto da Curreri, per il Festival. Voglio rompere le scatole per 5 giorni, poi sarà Baglioni a decidere.”.

L’album è alla fine un racconto musicale autobiografico, dove c’è sia lei che la sorella Mimi; questo spiega la scelta di inserire la voce di alcuni bambini all’inizio e alla fine delle tracce “Un bimbo in un asilo ha detto a un compagno che portava sfiga, così il maestro ha raccontato la storia di mia sorella Mimi come se fosse una favola. I bambini hanno capito. Mi hanno inondato di disegni e messaggi. Hanno cominciato a seguirmi, obbligando mamme e nonni a portali ai miei concerti. Sono innocenza pura. È bello sentirli cantare le mie canzoni. Sono una tela bianca su cui dipingere qualcosa di bello.”.