L’ira di Sal Da Vinci: “E’ assurdo, io trattato come un criminale”

25
Set
2015
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E’ amaro e colmo di ira lo sfogo di  Sal Da Vinci su Facebook. Il cantante si è visto buttare addosso del fango ingiustamente dai giornali e dai media, e ha deciso di replicare spiegando come stanno effettivamente le cose.

Sono stato sbattuto ingiustamente in prima pagina sul quotidiano più famoso della mia città – si legge nel lungo messaggio di Da Vinci – senza se e senza ma, come se io fossi un personaggio equivoco, un delinquente che la fa franca: ‘SAL DA VINCI canta ai matrimoni dei cammorristi’, che titolo è…. il Reuccio dei neomelodici del momento, con tanto d’inchiesta in atto,senza tenere conto chi sei, cosa fai, da dove vieni, i tuoi sacrifici, la lotta a migliorarti e di crescere in fretta… E no,l’importante é tirare su le vendite,non importa fare dichiarazioni sbagliate,paroloni che appartengono al malaffare,l’importante è attirare attenzione e vendere…”

Ma facciamo un passo indietro. L’artista è stato citato in una indagine anticlan per essersi esibito al matrimonio della figlia del boss Mariano qualche anni fa. Sal ha affermato quanto sia assurdo farlo passare in questo modo da criminale e ha spiegato ai giornali: “Non sono indagato, non ho alcun avviso di garanzia. Mi hanno dato in pasto al tritacarne dei social media. Una gogna assurda. I miei figli sono spaventati: si domandano papà chi sia veramente, mia madre piange, mio padre si rivolta nella tomba”.

Alle domande dei giornalisti Sal Da Vinci ha aggiunto: “Scrivono che sarei andato a cantare alla corte di un boss, gratuitamente e per essere protetto. Ma chi cavolo lo conosceva a questo? Le versioni contrastano tra loro, parlano di posti diversi, sbagliano anno, mese. La verità è che nel 2010 avevo un’altra agenzia che ricevette una telefonata di alcune persone. Si informarono sui miei impegni e l’impresario mi trasmise la data. Era un luogo pubblico, io non vado a casa delle persone. All’epoca facevo spesso questo tipo di lavoro”.

D’altronde Sal Da Vinci non poteva sapere per chi andasse a lavorare, e non si può certo chiedere la fedina penale ad un cliente prima di accettare l’ingaggio. Su Facebook il cantante di “Il Mercante Di Stelle” ha poi concluso: “Credo nella giustizia,la verità verrà fuori, e quando arriverà non troveranno spazi, le notizie positive non hanno spazi, sarà finita la carta…”