L’Aura e il nuovo disco “L’amore reale a volte è fatto anche di odio”

22
Set
2017
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Sono passati esattamente sei anni dal suo ultimo lavoro discografico, ma oggi L’Aura si prepara a tornare con un nuovo disco di inediti che parla di amore, non di quello che sta alla luce del sole ma di quello che non si vede e che a volte nasconde grandi sofferenze. La cantante si prepara a pubblicare Il contrario dell’amore dove si divide in tre alter-ego.

Nel nuovo disco non ci sarà solo lei: le protagoniste dell’amore che non si vede sono Mary Jane, Lucy e Lisa. Il nuovo disco, presentato in anteprima il 20 settembre dalla Terrazza di Piazza Duomo a Milano grazie a Rudy Zerbi, ha raggiunto in poche ore anche la prima posizione di itunes nella categoria “Album”.

La cantante intervistata da TgCom24 lo descrive così “La scrittura del disco è coincisa con un mio momento problematico, sia a livello fisico che mentale. Per diversi anni non sono stata bene e anche per questo ho tardato con l’uscita. Ma quando mi sono ripresa ho capito che era il momento di concretizzare e di condividere la mia musica. Rispetto ai vecchi lavori c’è stato un cambiamento, soprattutto a livello testuale. In passato l’ho sempre sacrificato in nome della musica, mentre ultimamente ho dato sempre più importanza alla forma e al significato delle parole. Adesso musica e testo devono essere sullo stesso livello.

Il motivo del titolo scelto “E’ tutto quello che dell’amore non si vede. Perché è un sentimento con la doppia faccia: c’è il lato sdolcinato e poi quello nascosto delle aspettative. Ma nel momento in cui ti aspetti altro stai anche cercando altro, il contrario dell’amore.“.

Le tre protagoniste, Mary Jane – Lucy – Lisa.

Come prima protagonista hai scelto l’alter ego Lucy, la sognatrice. Ti ritrovi in lei? “Il sogno è stato spesso il mio modo di scappare dalla realtà. Quando da ragazzina sentivo litigare intorno a me, mettevo le cuffiette e iniziavo a scrivere poesie o racconti. Crescendo ho imparato a non scappare più, ad affrontare i conflitti.”

Un personaggio femminile diverso è Mary Jane, ispirato all’omonima canzone di Alanis Morisette… “Rappresenta il periodo che va dai 15 ai 28/29 anni più o meno. Alanis è stato uno dei miei modelli da ragazza e poi è il manifesto della rabbia femminile degli Anni Novanta. Una donna forte e ribelle. Ricordò che quando uscì era considerata scandalosa, addirittura il prete del mio paese mi disse di non ascoltarla (ride ndr).”

L’ultima ospite del disco è Lisa, la ragazza che guarisce le ferite. Ti riconosci? “In questo momento della mia vita mi sento come lei. I trent’anni sono una fase chiave per la vita di una donna, in cui si cerca la stabilità e la serenità. Quando sono rimasta incinta ho sentito questa necessità, anche perché un bambino ha il diritto di avere una mamma per così dire “risolta”. In questo percorso devo dire che come mi hanno aiutato molto lo yoga e la meditazione.”