La sexy intervista ad Asia Argento “A letto meglio con le donne”

01
Lug
2016
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A letto sono meglio le donne degli uomini, loro sanno toccare il corpo femminile” sono queste le parole con cui Asia Argento si è espressa durante un’intervista a tutto tondo rilasciata alla rivista Gioia.

Si parla di amore, sesso, matrimonio e tradimento: Asia Argento si racconta, senza peli sulla lingua, confessando anche le sue fantasie soprattutto in ambito sessuale.

Il sesso prima di tutto, è la chiave fondamentale per far funzionare e rendere equilibrato un rapporto, secondo lei l’unico verso aspetto per garantire la stabilità della coppia; queste le sue parole su questo argomento “e non c’è quello… Io con gli uomini ho sempre detto: ‘No guarda, non si fa così’. Poi erano più contenti perché non sanno toccare il corpo di una donna, sono terrorizzati, è come se dovessero affrontare un’operazione. Uno li deve guidare”, spiega. E aggiunge: “Se fosse per loro si masturberebbero e basta di fronte al corpo femminile. Molto meglio con le donne. A letto. Nella vita le donne sono noiose con le donne. Possessive. Ma sono più perspicaci”.

Ma la sua intervista non finisce qui, o meglio Asia Argento su questo argomento si ferma lasciando un velo di curiosità tra i lettori; nonostante questo però continua a raccontarsi parlando di tradimento e raccontando la sua prima relazione “Non me ne frega nulla della fedeltà. Il tradimento non è con un altro corpo, è quando non c’è più la comunione. La prima relazione è stata al liceo. Non ci potevo credere che voleva stare con me. Poi mi allontanai per fare un film. Al ritorno mi aspettava all’aeroporto e di colpo l’ho lasciato. Non ho mai capito come finisce l’amore. Durante le riprese gli avevo messo mille corna, ma lo pensavo. In quarta ginnasio avevo cinque fidanzati che vennero tutti davanti a scuola. Dicevano: ‘Io sto con Asia, no ci sto io, no io’. Poi mi hanno mandato tutti al diavolo, non ero così dominatrice. Solo che mi fidanzavo con tutti, insomma ci si baciava. Una bella convivenza l’ho avuta. Breve. Lui era un pescatore. Stavamo nella sua casa senza Internet, senza acqua calda, in un posto isolato. I miei figli erano in vacanza. Mi ha insegnato a pescare. Si lavorava insieme, poche parole: ecoscandaglio, l’esca viva o a traino. Ho visto un pesce morire. Da grigio è diventato pallido, ho visto il momento in cui è andato da un’altra parte. Quando pulivo il pesce avevo paura di sbagliare, lui col pesce ci viveva: sbagliare era come rompere un pezzo di Gallé”.