“In America quelli come me non potrebbero far carriera”

19
Feb
2017
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E’ stato uno dei 22 concorrenti in gara nella categoria Big del Festival di Sanremo, una delle voci più attese sul palco dell’Ariston e uno dei tre più favoriti per la vittoria: Sergio Sylvestre ha trovato la sua fortuna in Italia.

Ha partecipato con il brano Con te scritto per lui da Giorgia, poi nella serata cover ha ironizzato cantando Vorrei la Pelle nera assieme ai Soul System definendoli “Sono fratelli per me, non tanto per il colore della pelle, ma per la loro personalità, mi diverto con loro sul palco.“.

Oggi il grande Big Boy ha un grande successo in Italia e un grandissimo numero di fan, sopratutto per la sua gentilezza e bontà d’animo. Ma tutto quello che lui ha realizzato qui in Italia, grazie in particolare al talent Amici di Maria De Filippi grazie al quale è entrato in questo mondo della musica, sarebbe stato possibile in America?

La verità su questa cosa la racconta lui “In America sarebbe stata impensabile una cosa del genere: uno grande e grosso come me non ce la fa“. Da queste parole Sergio ha chiarito che una persona con il suo fisico (molto alto ma anche, come si definisce lui, molto grosso) non avrebbe mai potuto sognare una carriera simile.

Già vittima di bullismo da bambino, Sergio ha raccontato di aver trovato qui in Italia una seconda vita e tantissime brave persone che hanno guardato oltre il suo aspetto estetico.

Ad oggi Sergio ha successo e come lui anche tutta la sua famiglia “I miei genitori sono molto felici, mi seguono sempre anche da lontano”.