I 20 anni artistici di Elisa

03
Feb
2017
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Era il 1997 quando Elisa Toffoli fece il suo ingresso ufficiale nel mondo della musica e da quel momento non è più uscita, collezionando in questi 20 anni tantissimi successi e portando a casa una lista lunghissima di importanti riconoscimenti.

Elisa 97-17 è il titolo del grande show, composto da tre unici appuntamenti dai titolo Pop-Rock, Acustica e Orchestra in programma per il 12 13 15 settembre 2017 all’Arena di Verona durante i quali festeggerà con i fan, interpretando i suoi più importanti successi, questo traguardo importante della sua carriera.

Ad oggi la carriera di Elisa conta questi risultati: 23 dischi di Platino, un disco di Diamante, 6 dischi d’Oro, oltre 2 milioni e 500mila copie vendute. Il suo inizio ufficiale risale appunto al 1997 quando uscì il suo album d’esordio Pipes & Flowers e sempre nello stesso anno, come ha ricordato durante la lunga intervista fatta a Radio Italia “Nel ’97 Zucchero ci ha dato la possibilità di aprire due suoi concerti ad aprile, in stadi e spazi molto grandi. Il mio primo disco doveva uscire dopo pochi mesi: è stato un inizio inaspettato ed enorme per noi abituati a suonare in localini del Friuli Venezia Giulia e della Slovenia. Da lì è partito un lungo viaggio. Da allora è aumentata la determinazione, ho più strumenti, ma nella sostanza non sono cambiata molto“.

Il significato per Elisa delle tre serate all’Arena di Verona nel mese di settembre:

Pop-Rock: “Il Pop-rock è una questione di energia e di scambio: come ho visto nell’ultimo OnTour, ci sono dei momenti senza filtro, spontanei, intensi, magici e puri, che nascono dal contatto con il pubblico

Acustica: “Acustica spazierà tra atmosfere molto intime, con tanti musicisti sul palco e con contaminazioni con strumenti come l’hang drum, già usato nell’ultima tournée. Sto ancora pensando a dove collocare tutti questi elementi. Negli anni abbiamo fatto un esperimento con un coro gospel e poi un altro esperimento con le voci bianche: mi piacerebbe aggiungere questi due elementi tra gli amici che verranno a trovarmi”

Orchestra: “La serata orchestrale rappresenta un sogno per me, come per tanti cantanti: è molto emozionante sentire i propri brani suonati così. Vorrei fare degli omaggi in questa chiave a canzoni importanti, come ‘Caruso’ e ‘Fly me to the moon’, cantata fra gli altri anche da Frank Sinatra: quando facevo piano-bar, un sassofonista mi ha invitato a suonare con una big band. Così ho conosciuto tanta musica swing e soul: con la terza serata, quindi, tornerò alle origini e rispolvererò anche il mondo ‘motown’ che comprende Otis Redding, uno dei miei artisti preferiti“.