Giusy Ferreri parla della maternità “Lui mi ha aiutato a comporre Girotondo”

07
Mar
2017
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La maternità di Giusy Ferreri è ormai ufficiale e oggi la cantante ne parla raccontando nei minimi dettagli l’emozione del diventare mamma, fin da questi momenti iniziali.

Il suo nuovo album Girotondo è considerato da lei come una piccola rinascita una volta in campo artistico; con la presenza anche del singolo Fa Talmente Male presentato alla 67esima edizione del Festival di Sanremo, la Ferreri si augura che questo suo nuovo lavoro discografico possa arrivare anche oltre il confine italiano.

Una carriera davvero fortunata la sua, fatta di momenti giusti, canzone giuste ma sopratutto incontri giusti: le collaborazioni con Bay K e Tiziano Ferro sono stati due grandi successi per lei e due arricchimenti per il suo curriculum da artista “Penso di essere stata decisamente fortunata ad aver incrociato collaborazioni molto importanti, tra le ultime quella a fianco di Baby K in ‘Roma-Bangkok’: lì hanno premiato la grandissima modernità e il linguaggio giovane, fresco e leggero che forse mancava da un po’. Negli anni precedenti c’è stata la collaborazione con Tiziano Ferro, da dove è partito tutto, anche con sonorità differenti: era il periodo di brani vicini al mondo di ‘Non ti scordar mai di me’ e, a livello internazionale, di grandi cantanti come Amy Winehouse”.

Adesso l’artista che ha presentato il suo nuovo album, si gode questa dolce attesa; il primogenito di cui non si conosce ancora il sesso è il frutto del suo amore con il compagno Andrea Bonomo. La cantante ha rivelato di avere già delle idee precise per quanto riguarda l’educazione artistica e musicale del figlio “Mi piace ascoltare tutta la musica. All’inizio di questa gravidanza, il feto mi ha già accompagnato nella registrazione dell’ultima fase di Girotondo. Amo il rock, il punk, la psichedelia, del progressive e della sperimentazione ma non manca la musica classica, che ho studiato insieme al pianoforte per quattro anni, e la lirica: quando sarà il momento, indirizzerei mio figlio più verso la classica e la lirica. E poi ci sono anche il blues e il jazz!”.