Gianni Boncompagni, il ricordo dei colleghi

17
Apr
2017
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Si è spento nel giorno di Pasqua, “Un genio anche in questo” ha affermato Ambra Angiolini che assieme a molti altri colleghi lo ricorda come un grande artista oltre che padre della televisione Italiana.

Fu lui ad inventare Non è la Rai e fu lui uno dei padri fondatori di quello che è oggi la grande televisione italiana e in parte anche la radio italiana.

Gianni Boncompagni si è spento a 83 anni nella sua residenza romana; accanto a lui la famiglia, ma a sole 24 ore dalla diffusione della notizia relativa alla sua scomparsa sono in tanti “grandi” a ricordarlo con affetto e immensa stima.

Primo tra tutti Renzo Arbore, con cui Gianni lavorò per molti anni “Un’amicizia provvidenziale” ha dichiarato “La nostra amicizia è nata quando avevamo all’incirca 25 anni. Un’amicizia non conclusa ora che eravamo più vicini agli Ottanta che ai Settanta come diceva sempre lui con il suo straordinario spirito toscano. Per me è stata un’amicizia provvidenziale spero lo sia stato anche per lui. Ci conoscemmo ai tempi di quando frequentavamo il corso di maestro programmatore, eravamo compagni di banco. Aveva una visione moderna della vita, un senso d’umorismo all’avanguardia. Una visione che lo ha portato a rivoluzionare la radio e la tv. Spero di essergli stato utile con il mio atteggiamento più riflessivo e romantico ma altrettanto teso a rivoluzionare la radio e la tv”.

A questo ricordo si sono uniti anche Pippo Baudo e Maurizio Costanzo. Baudo lo ha definito come un pilastro di questa grande macchina “Gianni Boncompagni è stato un pilastro, ha segnato la storia della radio e della tv. un grande amico. Con ironia e creatività ha rivoluzionato la radio con Renzo Arbore, con ‘Alto gradimento’ che era una trasmissione modernissima. Penso ai tanti personaggi che ha inventato. Poi, quando si è dato alla tv ha portato la sua cifra anche sul piccolo schermo. È stato un grande scenografo, un eccezionale regista, un abile creatore di effetti. E non dimentichiamo che ha scritto anche tante nelle canzoni”. Insomma, spiega il conduttore “è stato un talento multiforme, sempre spiritoso, ironico e autoironico. Negli ultimi tempi aveva scoperto il fascino della musica classica, aveva una discografia ricchissima, ascoltava von Karajan seguendolo su uno schermo gigante. La tv di oggi non gli interessava più, non la guardava, non era nelle sue corde.

Più coinciso il messaggio di Costanzo che lo ricorda per la sua grandissima intelligenza “Nel ricordo di Gianni Boncompagni, penso agli anni trascorsi insieme lavorando in radio, alla sua intelligenza e alla sua ironia”.

Infine assieme a questi grandi compaiono anche Ambra Angiolini che lavorò molto con lui e che grazie a lui conobbe il successo all’interno del programma Non è la Rai, poi Fiorello che lo ringrazia per essere stato un grande maestro in tutto.

Ambra “Se n’è andato il giorno di Pasqua ….è stato un genio anche nel salutarci. Grazie da una ragazzina normale che tu hai fatto in modo che crescesse con il coraggio di essere diversa da tutto, nel bene e nel male . Sei ovunque.”.

Fiorello “Tutti noi che siamo nati con la radio dobbiamo qualcosa a Gianni Boncompagni. L’ironia lo ha accompagnato fino agli ultimi giorni del suo cammino. Grazie, grazie di tutto Gianni… W la Radio!