Ghali a Milano contro la demolizione del paradiso della street art

03
Lug
2018
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Il rapper sui social ha diffuso in rete un video di denuncia contro l’azione di sfratto mossa da diverse settimane ai danni del paradiso della street art.

“Il castello di Zak non può chiudere, è un posto che ispira tanti giovani come ha ispirato me”. Il giovane rapper Ghali è intervenuto, con un video-appello, per dire il suo “no” allo sfratto del paradiso della street art milanese. “E’ un luogo dove bisogna venire, almeno una volta nella vita”, ha poi aggiunto Ghali, che nell’ex fabbrica di Cormano ha girato il video di uno dei suoi più grandi successi Habibi.

La struttura alle porte di Milano sembra avere ancora vita breve: agli atti è stata messa la sua demolizione. La ex fabbrica di Cormano, ricoperta dai murales di famosi street artist italiani come Tenia, Tilf, Cane Morto ed Emajons. L’anima del luogo è Zakaria Jemai, che seleziona solo i veri talenti “C’è voluto tanto lavoro, ma il bello nasce solo dalle macerie del brutto”.

Da mesi gli operai hanno iniziato a svuotare la struttura e nell’ultimo periodo sono state anche murate quasi tutte le entrare, tranne una, lasciata volutamente aperta per permettere a ZAC di continuare a vivere li, fino a che lo spazio non sarà venduto e l’intera struttura demolita.

La denuncia di questa situazione ha avuto un grosso eco oggi in rete grazie al video di Ghali “E’ un’opera d’arte che rappresenta un luogo magico per i molti che hanno avuto la fortuna di vederlo”.