Fedez “Per mio figlio ho smesso di fumare, sono pronto a togliere qualcosa al mio lavoro per lui”

12
Dic
2017
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Il giovane artista si prepara ad affrontare l’ultimo capitolo di questa edizione di X Factor Italia, definito da lui come “il programma più bello che c’è in Italia”, avviandosi verso il nuovo anno che sarà per lui ricco di grandi novità.

Ci sarà l’arrivo del suo primogenito, avuto dalla compagna Chiara Ferragni a cui è legato sentimentalmente da un anno e mezzo circa, ma sarà anche l’anno in cui si concluderà la sua avventura musicale con il collega J-Ax con il grande concerto La Finale che si terrà il 1° giugno allo Stadio San Siro di Milano.

Verso la conclusione di questo 2017 Fedez ha deciso di fare un bilancio, e durante un’intervista rilasciata al Corriere della sera ha dichiaratoIo mi sento più che pronto a togliere qualcosa al mio lavoro, ad apparire di meno per questo bimbo”.

Tra i progetti per il futuro ci sono sicuramente il lavoro, ma prima di tutto la nuova famiglia.

Come vive l’attesa di diventare papà? «Non mi mette ansia, è un bambino cercato. Ci abbiamo pensato veramente tanto, perché sai che devi togliere qualcosa a quello che stai facendo e siccome sia io che Chiara abbiamo tanti impegni, abbiamo dovuto ragionare a lungo».
Un bimbo che è già famoso. Pubblicherete anche le sue foto assieme a quelle del vostro amore? «Non vedo perché no: posteremo le sue foto, è la gioia più grande da condividere. Lo trovo normale, non è che me lo sono domandato».

Per lui il 2018 segnerà il termine del capitolo fortunato di Comunisti Col Rolex e permetterà al giovane di salire per la prima volta su uno dei palchi più ambiti d’Italia.

Fa effetto essere il più giovane artista italiano a esibirsi a San Siro? «Sono super contento, anche se non fossi stato il più giovane. Era un obiettivo, solo un anno fa, irraggiungibile. Quando abbiamo aperto le prevendite (il concerto sarà il primo giungo e si chiama “La Finale”, per chiudere due anni di sodalizio con J-Ax , ndr.) non avevamo idea di cosa aspettarci. È stato un rischio, ci siamo detti: proviamo, male che vada lo facciamo vuoto. Dopo una settimana, visto come stavano andando le vendite, abbiamo invece pensato di rilanciare e fare un palco a 360 gradi a puntare alle 80mila persone. Lo avevano fatto solo gli U2. In quel caso, se sarà vuoto potremo dire: vabbè».