Enrico Ruggeri confessa “Tiravo di cocaina. Fu impossibile nella Milano di quei tempi evitare”

10
Apr
2019
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Enrico Ruggeri racconta il suo passato milanese, confessando per la prima a VanityFair alcune brutte dipendenze che lo hanno accompagnato per anni e che su di lui hanno avuto il sopravvento.

Alla pubblicazione del suo trentacinquesimo album dal titolo Alma, l’artista racconta gli inizi della sua carriera, dove venne subito etichettato come uomo di destra pur non avendo mai dimostrato ancora interesse politico.

“Non ero niente e non ho mai votato. – racconta oggi – Però venni minacciato perché avevo i dischi di Bowie: quella sinistra così stalinista era super omofoba e quell’immaginario glam non era gradito. […] Il musicista doveva essere il cantautore con la barba, scarno, brutto. Senza alcun senso dello show, che è poi il grande limite del cantautorato italiano: bei testi, musiche così così e spettacolo nullo”.

Una carriera vissuta sempre sulla cresta dell’onda, sia come artista solista che assieme ai Decibel, una carriera però dietro alla quale c’erano momenti bui legati alla droga In quegli anni a Milano era difficile evitare la cocaina: tutti sniffavano, anche gli operai che mi ristrutturavano casa. Mi dà fastidio pensare che da qualche parte ci sia un coglione che mi vede in tv e dice agli amici, vedi Ruggeri, io con quello ho tirato di coca. La droga avvicina persone che non c’entrano niente tra loro. Tutto tempo perso”.