Emis Killa istiga al femminicidio? Il rapper si difende così

20
Ott
2016
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Dopo la pubblicazione del nuovo singolo “3 messaggi in segreteria” di Emis Killa, sono arrivate tantissime critiche dal web contro l’artista accusato di istigare la violenza contro le donne.

Nel centro del mirino questa frase del brano l’ultimo pezzo del brano; Contro di lui un’intera mobilitazione  e la richiesta dell’immediato ritiro del brano alle autorità.

Ultimamente ciò pensieri scuri
Non credo a niente è inutile che giuri
Ieri era il mio compleanno lo sanno anche i muri
Io ti aspettavo, tu nemmeno mi hai fatto gli auguri
Eri stata avvertita, ricordi quegli scleri
Io te l’avevo detto vengono i problemi seri
E ora hai paura perché tutti quei brutti pensieri
Da qualche giorno hanno iniziato a diventare veri
E adesso guido verso casa tua che vivi a Monza
Pieno di cattive idee dettate da una sbronza
Volevo abbassare le armi ora dovrò spararti
Non mi dire di calmarmi, è tardi stronza
Fanculo al senso di colpa, non ci saranno sbocchi
Voglio vedere la vita fuggire dai tuoi occhi
Io ci ho provato e tu mi hai detto no
E ora con quella cornetta ti ci strozzerò

Ovviamente il rapper non ha ignorato quanto accaduto e ha prontamente risposto con un lunghissimo messaggio su Facebook; il suo posto ha avuto parecchio seguito e anche tantissimi commenti, soprattutto da parte di tante donne molte delle quali confermano le accuse e la poca chiarezza del testo contenuto.

Emis Killa istiga al femminicidio?
Ora che ho la vostra attenzione leggete le righe che seguono.
In questi giorni sta andando tutto bene, gli instore procedono e il disco sta piacendo molto, però sta succedendo anche altro.
Si parla di “3 messaggi in segreteria” , e certi lo fanno come se istigasse alla violenza sulle donne.
In questa canzone racconto di un ragazzo che perde la testa per la ex fidanzata e decide di ammazzarla. Lo racconto dal punto di vista, malato, di chi ammazza.
E’ il mio modo per sensibilizzare e denunciare il femminicidio.
Ho scelto un metodo brusco, diretto, cattivo, e soprattutto in prima persona, perché so che è il più efficace e mi appartiene, e infatti si sta alzando un polverone, che è quello che mi aspettavo, per poter porre l’attenzione su uno degli aspetti più brutti di questa società.
Come artista è mio privilegio e mio compito raccontare storie e far pensare chi mi ascolta.
Quando creo canzoni creo mondi, a volte colorati, a volte crudi. Nelle canzoni racconto la realtà, che a volte è orribile, a volte è sbagliata, ma mai possiamo far finta che non esista.
Ho corso di proposito il rischio di essere frainteso perché il mio richiamo alla riflessione e alla consapevolezza non passasse inosservato, e l’ho fatto coi modi e le parole che sono mie.
Nella conferenza stampa di presentazione l’avevo spiegato ai giornalisti e il senso e lo spirito del mio pezzo era stato ben compreso.
Spero che un brano così forte spinga soprattutto i più giovani e chi ignora questi fatti a farsi due domande e a non ignorarli.
Non temo assolutamente che qualcuno pensi ad emulare il personaggio che interpreto, sarebbe come temere che chi legge gialli poi diventasse un serial killer.
Amo e rispetto l’universo femminile a cui credo di aver dedicato belle parole nel corso della mia discografia; ci sta che qualcuno abbia frainteso lo spirito del brano, ma a volte una nota stonata spicca più delle altre in mezzo all’armonia.

Un saluto a tutti.

Emis Killa