Chester Bennington, l’addio dei colleghi

22
Lug
2017
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Dopo due giorni quasi dalla notizia della morte del frontman dei Linkin Park, tutti i colleghi dell’artista hanno affidato ai propri profili social il loro messaggio di addio.

In Italia sono  stati in tantissimi che lo hanno salutato, da Laura Pausini a Eros Ramazzotti (“Ogni volta che leggo queste notizie rimango sconvolto come se un treno mi prendesse diretto in faccia. Vedere morire così gli esseri umani sconvolge la vita. R.I.P. Chester””), da Jovanotti a Ligabue, da Raf (“Cosa si nasconde dietro a un gesto così estremo?“) ai Negramaro (“…senza parole, senza musica…”). Dopo la notizia della sua morte, è stato diffuso in rete il contenuto della lettera che il cantante aveva pubblicato in seguito alla morte del suo caro amico Chris Cornell, avvenuta nello scorso maggio in un albergo di Detroit. La lettera era stata pubblicata ai tempi su Twitter, ma nelle ultime ore è tornata sotto i riflettori la frase in cui Bennington confessava il profondo dolore provato “Mi hai ispirato in modi che nemmeno puoi immaginare. Il tuo talento era puro e senza rivali. La tua voce era gioia e dolore, rabbia e perdono, amore e crepacuore, tutto insieme”.

Continuano ad arrivare ogni ora tantissimi messaggi; Katy Perry scrive “Risposa in pace… il mio pensiero va alla tua famiglia. Se stai soffrendo, non vergognarti di parlarne con qualcuno”, gli OneRepublic che affrontano il tema del suicidio definendolo come un diavolo che cammina sulla terra, poi ancora Rihanna che pubblica su Instagram tantissime emoji con le lacrime definendo l’ex collega come il talento più stupefacente che abbia mai visto nella vita.

Alcune sue rivelazioni di qualche anno fa, avevano evidenziato il dolore e la rabbia che il cantante aveva dentro; forse è stato tutto questo che lo ha portato a prendere questa drastica decisione “Prima di realizzare i miei sogni, ho vissuto cose che non augurerei al mio peggior nemico, e sono quelle cose il “carburante” che mi permette di trasmettere certe emozioni in modo convincente”.