Interviste

  • Gassman denuncia assembramenti dai vicini, Ruggeri replica “Allora devi farlo anche con rapine e spaccio”

    16
    Apr
    2021

    Alessandro Gassmann ha denunciato un vicino di casa che faceva festa, una situazione a detta dell’attore “pericolosa e contro le regole” che vietano gli assembramenti anche in luoghi privati a causa della pandemia.

    Leggi tutto l’ articolo »
  • E’ Dio il protagonista dell’album di Achille Lauro “Lo cito sempre perché sono credente”

    15
    Apr
    2021

    Esce alla mezzanotte di venerdì 16 aprile l’album Lauro, il disco di Achille Lauro da lui definito “l’ultimo”.

    Leggi tutto l’ articolo »
  • Mario Biondi “Senza dischi e senza live la musica rischia di morire”

    24
    Mar
    2021

    Mario Biondi si unisce al coro dei tanti colleghi che hanno commentato questo periodo in cui i live sono stati cancellati, i tour continuamente rimandati e riprogrammati, le presentazioni degli album con gli instore annullate. La musica rischia di morire.

    Dopo un anno di pandemia, di situazione d’emergenza, di misure di contenimento rigidissime il mondo dello spettacolo e tutti i suoi artisti fanno sempre più fatica.

    “Ci hanno tolto i dischi, che ormai non si vendono più e si ascoltano su piattaforme che ci tengono al minimo, il live al momento è quasi totalmente fermo, quindi capisci che la musica va a morire, come vanno a morire i musicisti, perché vuoi o non vuoi le economie hanno un peso specifico nella società e quando si trovano al lumicino è una situazione difficile.”

    Questo il commento dell’artista ai microfoni di Fanpage, dove ha poi aggiunto “Detto ciò io non voglio lamentarmi, ci mancherebbe, però mi dispiace perché tanti amici e collaboratori che incontro troppo poco non so bene cosa stiano facendo, chi sta soffrendo, chi lavora, chi si può permettere di andare avanti… Questa cosa è come avere una famiglia grande e non avere nessun tipo di contatto, non sapere se si sta bene, meno bene, mi mette un po’ di preoccupazione.

  • Claudio Baglioni “Il successo non mi ha mai cambiato”

    22
    Mar
    2021

    Ospite a Ruota Libera, il programma Rai condotto da Francesca Fialdini, il cantautore Claudio Baglioni si racconta, soffermandosi sul grande successo che ha avuto in tutti questi anni di carriera.

    Nato a Roma il 16 maggio del 1951 sotto il segno del Toro, è figlio di un maresciallo dei carabinieri e di una sarta, e ha cominciato fin da subito a interessarsi di musica, tant’è che ha preso parte al primo concorso canoro all’età di soli 13 anni, a Centocelle.

    A 3-4 anni avevo una fisarmonica che mio padre mi aveva comprato e che stranamente entrò in casa nostra perché nessuno della mia famiglia ha mai avuto a che fare con il lavoro che poi ho fatto […]. Mio padre che era un brigadiere dei Carabinieri, era un uomo però molto delicato e scriveva delle poesie in rima baciata.”

    Negli anni ’60 riceve in regalo la sua prima chitarra e intraprende il suo percorso verso il suo successo. Nel 1972, così,  vince nella sezione giovani di Un disco per l’estate con la sua canzone Signora Lia. E poi negli anni pubblica 17 album, decine e decine di singoli, conduce il Festival della canzone Italiana (Festival di Sanremo) e ha l’onore di cantare l’Inno d’Italia a Roma durante il concerto della Polizia per le vittime del coronavirus.

    Nonostante questo perà Claudio Baglioni è sempre rimasto con i piedi per terra, raccontando che dietro a tutti questi successi c’è la vita reale dove le difficoltà non mancano “Ci sono anche i momenti meno luminosi. Alcuni musicisti, alcuni compagni di lavoro, le compagne di una vita. Quel gancio è composto da tante umanità e da tante mani e anche da tante persone che non ho conosciuto. Nei momenti down e nei momenti giù basta leggere una lettera che non ti aspetti, leggi le vite degli altri. Tante persone non lo sanno, in certi momenti in cui non ero proprio messo bene mi hanno dato una grande mano.”.

  • Madame bullizzata da piccola “Mi calpestavano per capire se fingessi”

    19
    Mar
    2021

    Esce oggi, venerdì 19 marzo, Madame il primo album della giovane cantante Madame che ha presentato a Sanremo 2021 il singolo Voce, già diventato una hit in radio.

    La cantante si racconta a 360°, svelando alcuni lati tristi della sua infanzia.

    Quando andavo alle medie non mi lavavo, a scuola mi prendevano in giro. Una volta sono svenuta e i miei compagni mi hanno calpestata. Mi calpestavano per capire se fingessi”, ha dichiarato. E ancora: “Questo dolore mi ha reso debolissima e libera. Anche di innamorarmi: maschio, femmina, giovane, vecchio“.

    Il dolore provato da giovanissima l’ha resa oggi, come ama definirsi lei, libera. “Debolissima. Ma debolissima e libera. Libera anche di innamorarmi: maschio, femmina, giovane, vecchio”.

    Il primo amore arrivò quando aveva 14 anni “L’allenatore di pallavolo. Io 14 anni, lui 30. M’innamoro, comincio a lavarmi, una volta ogni due giorni invece che una al mese. Mi trucco per andare a pallavolo” […] Gli scrissi: ‘A diciotto anni potrò darti un bacio?’. Poi, arrivata ai 18, già ero innamorata della professoressa di matematica”.

  • Al Bano sui vaccini “Valuterò Sputnik, dicono che è perfetto”

    18
    Mar
    2021

    Al Bano interviene sulla questione dei vaccini. Dopo il caso AstraZeneca il cantautore di Cellino San Marco parla della sua posizione in merito alla possibilità di recarsi in Russia.

    “Mio fratello mi ha chiamato e mi ha detto che mi dovrei vaccinare alla fine del mese. Io vorrei un vaccino Pfitzer o lo Sputnik. Se ci fosse solo Astrazeneca valuterò”. 

    Ad AdnKronos dichiara ”Leggo quello che leggono tutti sono un padre di famiglia e ho l’obbligo di stare attento a tutto quello che faccio. L’auspicio di Al Bano è che venga approvato presto il vaccino russo: “Ho molte amicizie in Russia e mi hanno detto che lo hanno fatto ed è perfetto. Spero che venga approvato presto anche in Italia. Vaccinarsi è indispensabile”.

    Non sono un esperto in materia – dice il cantante – se c’è solo quello (il vaccino di Astrazeneca, ndr) valuterò il da farsi. Non voglio levare valore a nessun vaccino. Sentiamo quello che ci diranno gli esperti, solo così sarò in grado di valutare quale sia la strada giusta da seguire”, conclude.

  • Roby Facchinetti sui Maneskin “Sono i nuovi Pooh”

    16
    Mar
    2021

    Roby Facchinetti vede i Maneskin come degni eredi dei Pooh.

    A rivelarlo è lo stesso compositore, tastierista e cantante della band di Pensiero, che parlando del risultato ottenuto dai giovani musicisti romani alla kermesse, afferma “Hanno tutti i numeri per farcela“.

    “Se i Maneskin saranno i nuovi Pooh 2.0? Hanno tutti i numeri per farcela. Mi è sembrato che la qualità musicale, che nei particolari non si può certo giudicare da un ascolto televisivo ma dal vivo, sia più che buona”, commenta Roby Facchinetti ai microfoni di Leggo.

    “Hanno grinta da vendere e questo lo hanno dimostrato pure su un palcoscenico che, diciamolo francamente, a quel genere lì non è certo abituato. Anche la teatralità del frontman, Damiano, gioca il suo ruolo ma una band è anzitutto gruppo, insieme, collettivo“.

    A fare concorrenza a Damiano David e il suo rock c’è tuttavia un’altra band, che a Sanremo 21 è stata ospite d’onore con un tributo a Lucio Dalla “I Negramano, bravissimi. Una musica così personale, unica, riconoscibile. E Sangiorgi, con la sua sensibilità, ne è l’anima, il motore“.

  • Tecla Insolia è Nada “Ho avuto il Covid e ho rischiato di perdere il ruolo”

    11
    Mar
    2021

    Tecla Insolia è Nada, nel nuovo film di Rai1 dedicato alla Bambina che non voleva cantare. La giovane cantante nata sul palco di Sanremo 2020 categoria Nuove Proposte, dove arriva seconda e vince il Premio Lucio Dalla e il Premio Enzo Jannacci, meritato “per aver raccontato il ruolo della donna spesso drammaticamente inserito in difficili contesti sociali”.

    Tecla in una recente intervista ha raccontato di aver rischiato di perdere il ruolo nella fiction a causa del Covid e di un tampone che continuava ad essere positivo.

    “Mi sono ammalata di Covid qualche settimana prima di iniziare le riprese. Ho perso un progetto e stavo per perdere anche questo, ma fortunatamente sono guarita in tempo. Hanno ritardato di due settimane le riprese delle mie scene per aspettarmi. A un certo punto ci stavano rinunciando e ci stavo rinunciando anch’io, poi sono guarita.”

    In quei giorni ricorda Tecla “Mi sono spaventata molto. Fortunatamente l’ho preso in forma lieve e non ho avuto bisogno dell’intervento da parte dei soccorsi. Mi è andata via la voce per una settimana, cosa che non mi era mai successa. Nonostante io sia guarita i primi di novembre, ci sono delle cose che mi porto dietro ancora adesso e ho 17 anni: un senso di spossatezza, non sento ancora bene i sapori e gli odori. Piano piano, però, sto recuperando.”

  • Il penultimo classificato di Sanremo “Spero un giorno si possa dire il pop alla maniera di Aiello”

    09
    Mar
    2021

    Aiello con Ora è stato uno die 26 big in gara al Festival di Sanremo; il suo brano però non ha convito nessuna delle tre categorie tirate in causa per le votazioni e così si è classificato al penultimo posto.

    Ma il giovane artista, che già 10 anni fa aveva provato la carriera a Sanremo giovani senza successo, sta per pubblicare Meridionale, il suo nuovo disco.

    Il brano presentato quest’anno al Festival di Sanremo “Nasce che nel primo lockdown, ero solo a casa e a un certo punto ho ricordato a me stesso che il motivo di un fallimento e un suicidio d’amore è stata una mia responsabilità. Era un’occasione buona per dirmi che ero stato uno stronzo e andare avanti rispetto a qualcosa che portavo dentro, così ho legato quella cosa a un sesso che fa parte di quella storia, che è un sesso speciale che ho definito ibuprofene e che alla fine è un sesso curativo, tossico, liberatorio in cui ognuno ci vede quello che vuole.

    La musica di Aiello è una contaminazione di generi diversi ed è per questo motivo che il giovane cantautore spera, soprattutto partendo dal nuovo disco, che un giorno il suo prodotto discografico possa essere un esempio per molti “mi auguro che in futuro si possa dire “Il pop alla maniera di Aiello” e questo mi renderebbe orgoglioso perché riconosci in me un certo modo di fare musica, di cantare, di scrivere”.

  • Irama, in gara “da remoto” conquista il podio

    04
    Mar
    2021

    Irama rimane in gara a Sanremo. Il giovane artista, presente nella categoria big con il brano La genesi del tuo colore, fino all’ultimo secondo si è visto sfumare davanti agli occhi la possibilità di partecipare al Festival.

    Grazie ad una proposta di Amadeus, approvata dalle case discografiche, il cantante è rimasto in gara e nelal seconda serata del festival è stato mandato in onda il video della sua prova generale.

    Una performance e una canzone bellissime che gli hanno permesso di guadagnarsi il terzo posto nella prima classifica di questo Festival di Sanremo, ottenuta al momento solo coni voti dalla giuria demoscopica.

    Sui social sono stati giorni di silenzio per Irama, fino a ieri sera, quando ha deciso di pubblicare un video in cui ha commentato la sua situazione e la modifica del regolamento della gara richiesta appositamente per lui da Amadeus.

    “Io sto bene e sono negativo. Mi auguro che le persone intorno a me siano in salute che è la cosa principale e ringrazio Amadeus e la Rai di avermi teso la mano in questo momento di difficoltà in cui sono capitato purtroppo e grazie per avermi dato l’opportunità di esibirmi comunque e di far parte del Festival rispettando il regolamento. Non potrò esibirmi dal vivo e non posso nascondere la mia desolazione, le prove si chiamano così perché devi affinare gli ascolti e tutto per far sì che la diretta venga come deve venire. Nel video delle prove generali non ci sarà la parte estetica, di show e di performance, non sarà come la serata, sarà una cosa diversa, musicalmente spero che comunque possa creare un’energia con il pubblico e che la canzone piaccia che è la cosa importante”. E ha concluso: “Ho ricevuto tanti messaggi sui social e anche in privato e sono molto contento quando la musica unisce anche da questo punto di vista. La cosa più importante comunque è la salute e che le persone coinvolte stiano bene, al di là della gara”.