49 anni fa moriva Luigi Tenco, ancora in dubbio l’ipotesi suicidio/omicidio

27
Gen
2016
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Sembra ieri eppure sono già passati 49 anni dalla scomparsa di Luigi Tenco, morto in condizioni misteriose il 27 gennaio del 1967, a soli 28 anni.

Tutto accadde durante il Festival Di Sanremo di quell’anno, e quello che in seguito fu considerato come un suicidio si verificò nella camera dell’Hotel Savoy, l’albergo in cui alloggiavano tutti i partecipanti alla kermesse. Il gesto lasciò sgomento e destò scalpore nell’ambiente musicale e nella società italiana in generale.

I primi a rinvenire il cadavere furono, presumibilmente, il suo amico Lucio Dalla, e successivamente la sua fidanzata Dalida con cui, soltanto qualche ora prima, aveva cantato al Salone delle feste del Casinò di Sanremo “Ciao Amore, Ciao”.

Nel dicembre 2005, a trentotto anni dalla morte, la procura generale di Sanremo ha disposto la riesumazione della salma per effettuare nuovi esami e per stabilire se si è trattato davvero di suicidio o di omicidio.

I colleghi Bruno Lauzi, Gino Paoli e Ornella Vanoni hanno sempre affermato la tesi del suicidio; Paoli e la Vanoni affermano che, quella sera, per smaltire la delusione dell’eliminazione, Tenco avesse bevuto cognac o whisky e assunto pastiglie di Pronox, un tranquillante appartenente alla classe dei barbiturici e che queste sostanze gli avessero causato uno stato di alterazione psicologica, tale da spingerlo al tragico gesto.

Insieme a Fabrizio De André, Bruno Lauzi, Gino Paoli e Umberto Bindi Luigi Tenco è uno degli esponenti della cosiddetta scuola genovese, un nucleo di artisti che rinnovò profondamente la musica leggera italiana.

Noi di Musictory vogliamo ricordarlo così: