Biografia Skiantos

Gli Skiantos nascono a Bologna nel 1975.

Il primo disco ufficiale Inascoltable viene registrato in una notte dell'autunno 1977, inventando la musica sul momento. Ma fu col secondo LP MONOtono del 1978 che la band sfondò tra i giovani, proprio per quell'anticonformismo contemporaneo di cui erano ricchi i testi delle canzoni. La consacrazione avvenne nel 1979 con l'LP Kinotto da cui fu estratto il loro 45 giri forse più famoso in Italia "Mi piaccion le sbarbine". Dopo questa opera III Kinotto (ancora oggi considerata la migliore assieme al precedente MONOtono) all'apice del successo, vi furono alcuni cambi di formazione che portarono al'LP Pesissimo del 1980, unico 33 giri in cui non vi è la partecipazione di Freak Antoni, lo storico leader del gruppo. Nel 1984 venne pubblicato Ti spalmo la crema e poi definitivamente nel 1987 con il disco Non c'è gusto in Italia ad essere intelligenti. Dei componenti del nucleo storico degli Skiantos sono rimasti solo il cantante Roberto "Freak" Antoni ed il chitarrista/compositore delle musiche Fabio "Dandy Bestia" Testoni. La formazione originale, tranne il bassista Frankie Grossolani, si è riunita occasionalmente per registrare il CD "Doppia dose" nel 1999.

Gli Skiantos si sono sempre definiti: "l'unico gruppo che è partito dalle cantine per arrivare alle fogne!" , nonché "il gruppo che vanta innumerevoli tentativi di imitazione, tutti perfettamente riusciti".

A loro viene attribuito il merito di avere inventato il genere musicale denominato rock demenziale, basato su testi ironici e apparentemente banali dai quali emerge spesso una satira intelligente, graffiante e surreale.

I concerti degli Skiantos, soprattutto agli inizi, sono stati caratterizzati da performance provocatorie (con riferimenti all'avanguardia futurista e dadaista) come il lancio di ortaggi al pubblico (da parte dei musicisti, non viceversa).

Ebbero molta influenza sui futuri artisti dell'area bolognese , tra i tanti è possibile citare Vasco Rossi (che li ha voluti come supporter nel tour del 1990) oppure il cantante Luca Carboni che ebbe a dire in un'intervista di aver intrapreso la carriera musicale proprio dopo aver ascoltato gli Skiantos: "Se lo fanno loro, lo posso fare anch'io".

A testimonianza di questa conquistata rispettabilità artistica, nell'album Doppia dose si sono avvalsi della collaborazione di vari artisti di fama, come Lucio Dalla, Luca Carboni, Enzo Iacchetti, Samuele Bersani. Ha collaborato alla registrazione di alcuni album il batterista Vincenzo Restuccia.

Recentemente sono stati autori di tutti gli stacchi musicali (oltre che di brevi quanto esilaranti siparietti comici di Freak Antoni) di due edizioni di Colorado Cafè, programma di cabaret trasmesso da Italia 1 ed ideato da Diego Abatantuono nel 2003.

Occupano una significativa posizione nella recente storia del rock indipendente italiano.

Gli Skiantos non sono stati solo i primi rappresentanti del rock demenziale, ma con le loro canzoni hanno caratterizzato fortemente l'evoluzione del linguaggio giovanile adolescenziale della fine degli anni 70. È tipico dell'adolescente infatti lo sviluppare e l'adottare un gergo in cui identificarsi nel gruppo, quasi a voler distinguersi dalla persona adulta, vista come modello rappresentativo dell'educatore. Tra il 1978 e il 1979, in concomitanza con la pubblicazione dei due loro 33 giri di maggior successo (MonoTono e Kinotto), i testi delle canzoni incluse sono entrati prepotentemente (e logicamente) nel linguaggio giovanile, in primis (e soprattutto) in quello bolognese, cioè quello di casa Skiantos. La sigaretta era quindi diventata la "paglia", il giovincello era "lo sbarbo" e la ragazzina "la sbarbina". Il nemico non lo si picchiava a suon di pugni ma lo si "rullava di kartoni" e le ragazze carine non venivano guardate ma "slumate". Il pezzo rock incalzante e avvincente era lo "slego" e il verbo "dare" era "smollare" (Smollami una paglia = dammi una sigaretta).

L'adolescente, soggetto "contro" per natura data la sua età, negli anni 70/80 si riconosceva negli Skiantos proprio perché "gruppo contro", contro cioè quel sistema standardizzato e omologato che imponeva ad esempio che nelle canzoni non si parlasse assolutamente mai di scorregge o di "seghe nella vasca da bagno", oppure che nei concerti non si tirasse (al pubblico) l'insalata e i pomodori. Gli Skiantos facendo tutto questo violavano le regole del conformismo facendo, senza volerlo, breccia nei giovani. Questo processo di identificazione sociale (e anche comportamentale) da parte degli adolescenti inevitabilmente sfociava quantomeno in una imitazione identificativa, caratterizzata dall'adozione dei termini "slang" contenuti nelle canzoni. In altre parole, gli adolescenti si sentivano gli Skiantos.

Purtroppo dagli anni 80-90 in avanti tra i neo adolescenti a seguire, questo fenomeno si è dissolto in quanto essi si sono identificati in ben altri stereotipi musicali, dai quali hanno rigenerato ed elaborato nuovi neologismi giovanili. Oggi, praticamente solo tra coetanei 40-50enni, soprattutto prevalentemente nel bolognese, talvolta nel colloquio scappa quel "kartone" o "smolla 'na paglia", termini inequivocabili di una passata appartenenza a proprio dire elitaria.
Fonte: wikipedia.org