Biografia Sir Oliver Skardy

La storia di Sir Oliver Skardy, al secolo Gaetano Scardicchio, nato a Venezia il 14/06/59 del segno dei gemelli è stata, nell'arco degli ultimi vent'anni abbondanti, indissolubilmente legata a quella della più popolare reggae band italiana, i PITURA FRESKA.

La popolarità di Sanremo, unita alla travolgente schiettezza comunicativa di Skardy ne hanno fatto, a volte suo malgrado, un personaggio che incontra le simpatie di un pubblico estremamente trasversale: considerato di volta in volta come il "sindaco" della Marghera in via di riscatto, l'alfiere della legalizzazione della marijuana, il portavoce dei musicisti trascurati dai mass media per mancanza di sex appeal, l'esponente di spicco del movimento musicale veneziano, Skardy rappresenta per tutti l'anima "popolare" di una canzone italiana legata alle periferie, alla voglia di riscatto e di pace sociale.

Dalle cantine di Marghera dove comincia a suonare la chitarra con il "mitico" amico Ciuke, passando per "l'illuminazione" sulla via di San Siro, dove Marley gli indica la via del reggae (da lui declinato in veneziano), fino all'incontro con i "veneziani" (Valerio Silvestri, Marco Forieri e Cristiano Verardo) che con Francesco Duse daranno la forma definitiva ai Pitura Freska che tanti successi hanno raccolto, la storia di Sir Oliver Skardy è quella semplice di una passione per la musica prima, per il reggae in particolare poi, coniugata con l'espressione spontanea e coinvolgente dei suoi testi che hanno permesso a migliaia di fan di appassionarsi e sentirsi partecipi delle "storie" di ordinaria quotidianità raccontate con il disincanto e la comicità, spesso, di un autore di razza.

Skardy, è stato l'anima del gruppo; con la sua trascinante forza comunicativa ha fatto dei Pitura Freska la band più importante della scena musicale veneta con una popolarità che è andata al di là dell'estrazione sociale, dei gusti musicali e della generazione d'appartenenza. Poiché è inimmaginabile che sia stato il reggae ad abbattere queste barriere, il vero motivo va ricercato nella capacità compositiva dei testi di Skardy che sa comunicare attraverso i suoi testi, in dialetto veneziano ed in italiano, la sua personalità, parlando in modo schietto del suo modo di vedere la politica, l'amore, i fatti di cronaca e l'attualità, il tutto condito da espressioni di sincera "rabbia popolare" e una notevole dose di autoironia e gusto musicale.
Il successo, nato a livello locale negli anni 80, si è poi espanso nel resto dell'Italia tanto che a tutt'oggi i quattro album del gruppo hanno venduto oltre 500.000 copie conquistando due dischi di platino e due dischi d'oro.

La straordinaria vena compositiva di Skardy ha prodotto alcuni fra i brani che fanno ormai parte della storia della musica italiana, come lo straordinario affresco sui Pink Floyd a Venezia "Pin Floi", o l'inno di un'intera città prima, e del movimento antiproibizionista poi, "Marghera"; un altro hit "Picinin" riproposta di recente sul palco televisivo di Zelig, il fumetto in musica di "La pianta" e "Le sorti de un pianeta" che diventerà, molti anni dopo testimonial di una campagna di Emergency. Per tornare alla battaglia per la legalizzazione con "Olanda" ed arrivare al ritornello che è stato sulla bocca di "grandi e piccini" "Papa nero".

Nell'arco della sua carriera con i Pitura Freska ha firmato molti album: NA BRUTA BANDA (91), straordinario successo schiettamente reggae; DURI I BANCHI (93), ricco di ritmi e sapori di tutto il mondo; YEAH (95), a segnare il ritorno al reggae del primo album con un'aumentata capacità compositiva e il "fratello" YEAH IN DUB (96) con la sua rivisitazione in chiave Dub e la produzione di Peter Mash degli Aswad; GRAN CALMA (97), l'album della consacrazione con il Festival di Sanremo. Da aggiungere anche PIATTI ROVENTI (99), disco risultato del progetto I PIATTI ROVENTI il Sound System dei PITURA FRESKA, rilettura in chiave dance dei successi del gruppo e l'atteso doppio album dal vivo OLIVE VOL. 1 & 2 che offre la testimonianza dell'energia e la trascinante carica che il gruppo riesce ad esprimere on stage che hanno decretato il successo dei suoi concerti sui palcoscenici della penisola.

Come in molti matrimoni, però, la vita in comune nei Pitura Freska nel corso degli anni comincia ad andare stretta. Molti progetti individuali cominciano a prendere forma, Skardy in particolare è da sempre attratto verso nuove strade e collaborazioni, che l'hanno già visto "duettare" con Elio e le storie tese o Raul Casadei e la sua Orchestra Italiana, recitare con Anna Galiena, Alessandro Haber e Roberto Citran nel film di Maurizio Zaccaro "Cervellini fritti impanati" o esordire con un singolo da solista "President Buana" realizzato in collaborazione con Mauro Ferrucci (produttore di Moony e Db Boulevard).

Ma anche queste attività "parallele" non bastano, Skardy ha bisogno di più spazio e così, alla fine del 2002, viene deciso lo scioglimento del gruppo: I Pitura Freska non esistono più! Passano dalla cronaca alla storia della musica, e Skardy ne raccoglie con diritto l'eredità tornando a vestire i panni di Sir Oliver Skardy ("nome d'arte" con cui Skardy teneva una sua personalissima cronaca della Mostra del Cinema di Venezia sulle colonne de "Il Gazzettino") iniziando un nuovo percorso.

Dopo le prime anticipazioni live, che lo vedono partecipare alle più importanti kermesse musicali nazionali come Arezzo Wave nel 2003, il "controfestival" Mantova Musica Festival e il Rototom Sunsplash nel 2004, Sir Oliver Skardy si dedica alla preparazione di un nuovo disco (autunno 2004) destinato a proporre una nuova svolta musicale per il "poeta di Marghera".
Il disco si chiama "Grande bidello", prodotto da alma music e distribuito da Venus, propone nuovi temi a supportare la sua innata capacità di saper dire in poche schiette frasi quello che noi tutti vorremmo saper dire, con la semplicità e naturalezza che lo contraddistinguono e con quella incisività ed efficacia che gli hanno sempre permesso di arrivare dritto al cuore della gente.
Fonte: skardy.it