Biografia Lou Reed

Lewis Allan Reed (Brooklyn, 2 marzo 1942) è un chitarrista e cantante statunitense, nato negli Stati Uniti da una famiglia di origine ebrea.

Il suo primo gruppo prende il nome di The Shades. Ma il suo ingresso tra i pilastri del rock avviene con la fondazione dei Velvet Underground, gruppo che presto diventerà un cult del panorama musicale newyorkese. Lou Reed li creò nel 1966 insieme a John Cale, polistrumentista, figura chiave insieme a Lou del gruppo. Ai due si aggiunsero infine il chitarrista e bassista Sterling Morrison e la batterista Maureen Tucker (la line-up originale vedeva Angus MacLise alla batteria).

Lou Reed, che è autore della maggior parte delle canzoni dei VU, entra a far parte insieme al gruppo della factory di Andy Warhol, promotore e finanziatore del primo album del gruppo (famoso per la sua copertina che ritrae una fallica banana disegnata dallo stesso Warhol e che poteva essere sbucciata) e che comprende brani celebri come Sunday Morning, Femme Fatale, Heroin, I'll be your Mirror, Venus in Furs, I'm Waiting for the Man, Black Angel's Death Song e Run Run Run.

L'album conteneva un'esplorazione di una demoniaca sottocultura avente come soggetto argomenti considerati tabù (come ad esempio la droga e le perversioni sessuali), essendo quindi in anticipo rispetto ai tempi. Warhol incluse il gruppo nel suo show itinerante, chiamato Exploding Plastic Inevitable, affiancando alla band la cantante tedesca Nico. Lo show girò gli USA e il Canada partendo da New York, suscitando l'attenzione della critica ovunque suonassero i Velvet Underground. Nel 1967 Nico lasciò il gruppo e Warhol venne licenziato da Reed. Questo non impedì ai Velvet di continuare incidendo nello stesso anno un altro scioccante Lp, ovvero White Light/White Heat, che oltre alla title-track che sarà ripresa da David Bowie nel corso dei suoi live show, contiene quella che viene considerata la massima vetta raggiunta da Cale col gruppo, Sister Ray, più di un quarto d'ora di percussioni funeste e cantato delirante. Nel 1968 Cale abbandona il gruppo e Reed e soci incidono un album piuttosto deludente rispetto agli altri[senza fonte], intitolato semplicemente The Velvet Underground. L'album contiene in ogni caso alcuni pezzi degni d'interesse quali Candy says dedicata a Candy Darling noto transessuale del giro di Warhol, Pale blue eyes dedicata al primo amore di Reed Shelly Albin e What Goes On caratterizzata da un lungo e tipicamente dissonante assolo di chitarra. Nel 1970 Reed abbandona il gruppo dopo aver inciso un album ancora più commerciale del precedente, Loaded che però contiene canzoni destinate a durare nel tempo, quali Rock 'n' Roll e Sweet Jane.

Il grande merito dei Velvet Underground fu probabilmente quello di aver unito il campo poetico-musicale del rock con un aggressivo realismo, ispirato dalla vita nelle strade di New York e che ha anticipato di dieci anni quello che sarebbe stato il punk-rock.

Gli anni settanta cominciano male per Reed che, reduce dalla rottura con i Velvet Underground, pubblica un LP d'esordio deludente quale Lou Reed. Ma David Bowie, che in quel momento è sotto la RCA, decide di aiutare uno dei suoi più grandi ispiratori producendogli il secondo album, Transformer. Transformer vende molto bene e contiene alcune canzoni destinate a divenire dei classici di Reed, come Walk on the Wild Side (divenuta in Italia I giardini di Kensington e portata al successo da Patty Pravo), Satellite Of Love, Perfect Day (ripresa nel film di culto Trainspotting) e Vicious, ripresa da Ligabue per il suo Radiofreccia.

Per il suo terzo lavoro, Reed sente di dover far qualcosa più vicino al suo stile che molto aveva perso in fatto di spontaneità nell'LP prodotto da Bowie. Proprio mentre si sta separando da sua moglie, pubblica un concept album che analizza il fallimento di un matrimonio: Berlin. Per la produzione viene assunto Bob Ezrin, che diventerà famoso per la produzione di The Wall dei Pink Floyd. Il disco all'inizio viene pensato come un film per le orecchie, un doppio. Ma la RCA non è disposta ad accettarlo così com'è e le canzoni vengono tagliate perdendo anche molta forza originaria. Berlin è comunque divenuto negli anni uno dei dischi più apprezzati della discografia reediana, e nonostante la complessità dell'opera venne apprezzato dalla critica anche all'epoca, ricevendo ad esempio il Premio Edison.

Per poter controbilanciare le scarse vendite di Berlin Reed è obbligato a pubblicare tre lavori potenzialmente commerciali al livello di Transformer. Così, sul finire della prima metà degli anni 70 vengono pubblicati Rock N Roll Animal, Sally Can't Dance e Lou Reed Live. Proprio in questo periodo Reed è sull'orlo dell'esaurimento nervoso sia per il coinvolgimento emotivo che gli causa suonare la sua musica, sia per le grandi quantità di droga, soprattutto metedrina, che consuma. Queste nevrosi si ripercuotono pesantemente sulla sua cosiddetta "opera di rottura", ovvero Metal Machine Music, contenente più di un'ora di feedback, un doppio album a volte nemmeno conteggiato nelle sue discografie. Dopo il disco seguente di semplice rock and roll (anche se con continui riferimenti alla propria omosessualità), ovvero Coney Island Baby, Reed lascia la RCA per la Arista.

Per essa pubblica il trascurabile Rock 'n' Roll Heart. Siamo arrivati al 1978, gli spettacoli di Reed sono pieni di violenza, più verbale che fisica, e vengono pubblicati album intensissimi come Street Hassle che vede la straordinaria partecipazione di Bruce Springsteen e Live: Take No Prisoners, un concerto nel quale Reed stravolge i testi delle sue canzoni e li rende ancora più aspri e punk. A chiudere il decennio, LP più sperimentali ma forse meno riusciti come The Bells che vede la collaborazione di Nils Lofgren e di Don Cherry e Growing Up in Public.

All'inizio degli anni ottanta Lou Reed si trasferisce con la sua seconda moglie Sylvia Morales in una villa in campagna. Un giorno invita a casa sua Robert Quine, chitarrista di culto dell'era punk che lavorerà in seguito anche con Tom Waits. Quine è un estimatore di Lou Reed e tra i due l'idillio è immediato. Cominciano a lavorare per The Blue Mask quell'estate e quando l'LP esce le recensioni sono entusiastiche. C'è chi paragona il disco alla fusione tra gli album Plastic Ono Band e Double Fantasy di John Lennon. Memorabile l'assolo di Quine in Waves Of Fear, che assale l'ascoltatore nello stile velvettiano, con rimandi anche allo sgradevole sound di Metal Machine Music. Dopo quest'album però Reed vede sempre con più ostilità la presenza del chitarrista nel gruppo che nelle recensioni riceve più attenzioni di lui. Già il successivo Legendary Hearts ne risente. Il missaggio di quest'ultimo infatti è controllato da Reed, che toglie volume a Quine, rendendo appena distinguibile il suono della sua chitarra. Dopo Legendary Hearts Quine viene allontanato dal gruppo e Reed incide New Sensations, che ha un discreto successo di vendite. Quine viene momentaneamente reintegrato per il New Sensation Tour per poi essere successivamente riallontanato.

Da questo tour viene estratto l'album dal vivo Live in Italy, registrato tra Verona e Roma, nel quale gli scambi chitarristici tra Quine e Reed la fanno da padrone, sostenuti da una ritmica essenziale e precisa. Appena cacciato Quine, Reed incide quello che unanimemente viene considerato il disco più scarso della sua produzione: Mistrial. A questo segue una pausa. A porre fine a questa pausa è la morte di Andy Warhol. Lou si getta a fondo nella scrittura per esorcizzare la tristezza di questa perdita e produce un Lp memorabile, un affresco della sua città, nel quale musica e parole si incastrano alla perfezione e le liriche sono molto poetiche senza rinunciare per questo alla spontaneità di strada. Si tratta di New York. Al funerale di Warhol, Lou rincontra il co-fondatore dei Velvet Underground e polistrumentista gallese John Cale e i due cominciano ad elaborare un'opera musicale in memoria di Andy, soprattutto per contrastare la popolarità che i suoi diari stanno avendo e che a parer loro e di quelli che lo conoscevano non ripropongono assolutamente un ritratto realistico dell'artista. L'opera prende la forma di un semplice disco, intenso e denso di canzoni, con testi molto forti e poetici, Songs for Drella ed esce nel 1990.

All'inizio degli anni novanta Reed perde due carissimi amici, Doc Pomus e una certa Rita, forse il transessuale Rachel con il quale aveva avuto una burrascosa relazione nel periodo intercorso tra Sally Can't Dance e Street Hassle (quest'ultimo, in parte, lamentava proprio la fine del loro rapporto). Affrontando la perdita di due amici nel modo a lui più confacente, il rock, pubblica Magic and Loss, il terzo tassello della cosiddetta trilogia del dolore (o a livello musicale della rinascita) iniziata con New York. Dopo una reunion con i Velvet Underground, un tour mondiale con il relativo live, e aver divorziato dalla sua seconda moglie, Reed intraprende una relazione sentimentale con la polistrumentista d'avanguardia Laurie Anderson e le dedica un album più o meno a metà degli anni 90, ovvero Set the Twilight Reeling. Di questo periodo è anche un lavoro semi-unplugged di Reed, Perfect Night, Live In London.

Proprio nel 2000 esce Ecstasy, album pieno di tensione, ma domata con la sapienza di un uomo maturo.

The Raven è un album doppio di Reed, uscito nel 2003 che rivisita in chiave rock non solo i racconti, opera di Edgar Allan Poe, ma in generale la vita del poeta e le altre sue opere. I musicisti scelti sono di prim'ordine, e gli ospiti illustrissimi, quali Ornette Coleman, David Bowie, Willem Dafoe. Successiva a questo LP è stata la pubblicazione di un live atipico, Animal Serenade che riprende tante vecchie canzoni dei Velvet sotto una chiave moderna e a tratti quasi allucinante, come l'assolo della violoncellista Scarpantoni nel classico Venus In Furs, paragonabile solo ad alcuni assoli di Quine o di Sterling Morrison.

Nell'aprile 2008 si è sposato con una cerimonia privata in Colorado con la compagna Laurie Anderson.
Fonte: wikipedia.org