Biografia Don Backy

Don Backy, pseudonimo di Aldo Caponi, è un cantautore e attore italiano.

Inizia a strimpellare la chitarra da ragazzino, dopo aver visto al cinema, nel 1956, il film "Senza tregua il rock and roll", in cui Bill Haley canta, accompagnato dal gruppo dei Comets, Rock Around the Clock: comincia quindi a cantare il genere con il gruppo dei "Golden Boys" (lavorando di giorno come impiegato in una conceria di pellami), usando il nome d'arte di "Agaton" e, ben presto, a comporre canzoni, finché nel 1960 incide il suo primo 45 giri, registrato a Roma e autoprodotto, contenente le canzoni "Volo lontano" e "Solo con te" col nome di "Agaton e i Pirati". Le 100 copie sono acquistate direttamente da lui.

Qualche mese dopo si reca a Torino, dove incide (questa volta con il gruppo "Golden boys", che hanno mutato il nome in "Kiss"), il secondo 45 giri - ancora autoprodotto - con un brano di Alberto Senesi, "Bill Haley rock" e una versione di "Non arrossire" di Giorgio Gaber cantata a due voci - stile Everly Brothers - con Alberto, il fantastico vocal-chitarrista del gruppo.

L'anno successivo scrive La storia di Frankie Ballan, una ballata ispirata alla storia di Franco, un suo amico scappato di casa con la sua ragazza, Wally: la musica, assolutamente inusuale in quel periodo, ricorda molto le atmosfere western. Il giovane Aldo crede fino in fondo a questa canzone: si reca a Torino per inciderla in un terzo 45 giri autoprodotto (questa volta il nome usato è "Kleiner Agaton"), riservando il lato B a Mi manchi tu, brano scritto a quattro mani con Alberto Senesi.

Il disco viene inviato a discografici e produttori. Il maestro Detto Mariano, all'epoca collaboratore di Alessandro Celentano (fratello di Adriano), ascolta il disco e lo segnala ad Adriano, che sta cercando nuovi artisti da lanciare per la sua casa discografica, il Clan Celentano, fondata proprio in quel periodo dopo la chiusura del contratto con la Jolly, ma Celentano boccia sia la canzone che il cantante. Detto Mariano non si arrende: dopo alcuni giorni quindi ripropone il disco all'ascolto di Adriano, ottenendone un secondo rifiuto. Solo la curiosità spinge Milena Cantù, (all'epoca fidanzata di Celentano) a riascoltare il disco, rimanendone entusiasta. Celentano si convince allora dell'originalità del brano e del cantante, quindi lo fa contattare dal fratello con una lettera raccomandata. Il ragazzo si presenta emozionatissimo a Milano e riesce comunque ad essere scritturato.

Ricky Gianco, Guidone e altri componenti del Clan decidono di cambiare il nome d'arte di Agaton e optano per Don Backy. La neonata etichetta discografica (marzo 1962) lo invia al primo Cantagiro con La storia di Frankie Ballan. Sulla facciata B del disco viene incisa Il Fuggiasco nuova versione di Mi manchi tu con il testo riscritto da Luciano Beretta.

Il Cantagiro si conclude con Don Backy al settimo posto della classifica e il disco è l'unico - insieme a quello di Celentano - a riscuotere un buon successo di vendite. I Fuggiaschi diventa il nome del suo gruppo.

L'anno successivo Don Backy partecipa alla seconda edizione della manifestazione con il brano Amico, cover di un brano di Burt Bacharach, riscuotendo anche in questo caso un lusinghiero successo di vendite. Nello stesso anno, cantando La carità, facciata B di Amico, prende parte al film Il monaco di Monza con Totò, per la regia di Sergio Corbucci. In questo film Don Backy e Celentano compaiono nei panni di due frati.

Altro successo di quell'anno è l'irriverente Ho rimasto - che crea scandalo per l'errore grammaticale contenuto nel testo - seguito l'anno dopo da Io che giro il mondo (per il terzo anno di seguito al Cantagiro). Sempre nel 1964 recita nel film Super rapina a Milano, di cui ha scritto il soggetto insieme a Celentano: sul set di questo film conosce la giovane attrice Liliana Petralia, che diventerà sua moglie.

Don Backy scrive anche testi per altri autori del Clan: sulla musica di Stand by me racconta la storia di una ragazza non vedente, e la canzone Pregherò diventa un grande successo di Celentano; per Ricky Gianco scrive il testo di Tu vedrai, sulla musica di Don't play that song, che viene lanciata quale seguito di Pregherò.

Il 1964 è anche l'anno di Cara, che viene seguita nel 1965 dal brano L'amore, giudicata da lui come la canzone che gli apre definitivamente il suo mondo di "cantainventore". Il 1966 è la volta di Serenata, brano scherzoso, assolutamente nelle corde del Don Backy irriverente verso le mode. Dopodiché I Fuggiaschi si staccano da lui per dedicarsi ad una loro carriera autonoma, e Don Backy forma un altro gruppo, La Banda.

Nel 1967 è al Festival di Sanremo in coppia con Johnny Dorelli con una delle sue canzoni più celebri, L'immensità ripresa subito da Mina, da Milva e più recentemente reincisa dai Negramaro e in Spagna e paesi latini, da Monica Naranjo. Segue il grande trionfo con Poesia, nell'estate dello stesso anno. Sempre in quell'anno escono due film, I sette fratelli Cervi di Gianni Puccini e Banditi a Milano di Carlo Lizzani, ed il libro Io che miro il tondo, pubblicato da Feltrinelli. Don Backy è così il primo cantautore ad aver pubblicato un romanzo.

Al 15° Festival della Canzone Napoletana 1967 si presenta con il brano di Salerno e Lombardi E facimmoce a croce, eseguito in abbinamento con Ettore Lombardi.

L'anno dopo abbandona il Clan Celentano, per problemi legati alle royalties effettive pagategli sui dischi venduti: le versioni di questa vicenda sono divergenti, ma nel 1974, Celentano addivenne a una transazione, considerate le prove inconfutabili presentate da Don Backy. (Il tutto è raccontato nel libro & fotografico, "Questa è la storia...", recentemente pubblicato, cui farà seguito nel prossimo ottobre/novembre, il volume & fotografico "Storia di altre storie...")

Il cantautore toscano avrebbe dovuto partecipare quell'anno in coppia con Milva al Festival di Sanremo con il suo brano: Canzone. Ornella Vanoni si è infatuata della sua canzone Casa bianca, e la pretende per il festival. Don Backy non può accontentarla, perché il regolamento di allora vietava a un compositore di presentare più di un brano. Il Clan trova l'escomotage di far presentare la documentazione riguardante Casa Bianca, facendola firmare da un prestanome - tale Eligio La Valle - che accetta dietro compenso. La firma dell'autore del testo (Don Backy) viene falsificata da Detto Mariano.

Questa la goccia che fa traboccare il vaso della pazienza di Don Backy, già abbondantemente colmo dalla vicenda delle royalties non pagate. La situazione precipita e così Celentano gli impedisce di partecipare come cantante al Sanremo.

La sua Canzone sarà interpretata proprio da Adriano Celentano, che, vendicandosi di quello che lui reputa il tradimento di un amico, la canta stonando volutamente, fingendo di dimenticarsi le parole, e con un tono distratto e svagato che non rende giustizia al brano; nonostante ciò la canzone arriva terza, grazie soprattutto a Milva, e "Casa bianca" si classifica seconda. Il giorno successivo, il quotidiano "La Notte" titola in prima pagina: «Don Backy vince senza cantare».

L'artista toscano prontamente fonda una sua casa discografica, chiamandola Amico dal titolo del suo primo successo, ma qualcuno vede in questo nome un riferimento ironico alla vicenda che lo vede contrapposto a Celentano. Il primo 45 giri esce con Canzone e, sul lato B, Casa bianca: il Clan pubblica un altro 45 giri usando il provino che Don Backy aveva inciso in precedenza, e tutto ciò, unito ai dischi cantati da Milva e da Celentano, fa sì che nello stesso periodo ci siano ben 4 dischi con la stessa canzone. La versione di Don Backy risulta di gran lunga la più venduta e raggiunge il primo posto nella hit parade.

La vicenda prosegue in tribunale: Celentano denuncia Don Backy per aver rotto il contratto, e Don Backy a sua volta lo denuncia per inadempienze varie nel pagamento delle royalties.

Don Backy si rifà l'anno dopo con Un sorriso, in coppia con Milva, che vince la prima serata e si classifica terza a Sanremo 1969 riscuotendo un buon successo di vendite, che continua negli anni successivi con Cronaca nel 1970 e con Bianchi cristalli sereni, presentata al Festival nel 1971 (e di cui inciderà una versione anche Claudio Baglioni) anche in spagnolo.

Continua anche la carriera d'attore, per Gian Luigi Polidoro in Satyricon e di nuovo con Lizzani per Barbagia; chiude nel frattempo la Amico e firma il nuovo contratto per la CGD, dove resta per due anni per poi passare alla RCA Italiana e infine, dopo altri due anni, fondare una sua nuova etichetta, la Ciliegia Bianca.

Nel 1971 propone a Mina Sognando, storia di un disagio mentale, che riscuote un grande successo nel 1976. La cantante inserisce in un 45 giri un altro brano di Don Backy, Nuda, che la radio censura per il testo.

Nel 1974 interpreta, per la regia di Mario Bava, il ruolo di Bisturi, giovane criminale nevrotico in Cani arrabbiati, sfortunata pellicola psico-poliziottesca.

Nel 1981 la sua Importa niente diventa la sigla di Domenica In di quell'anno.

Con il passare degli anni Don Backy, allontanatosi dalle scene musicali, si dedica ad altre attività: nel 1980 ha pubblicato a fumetti il suo personale "L'Inferno" in 12 cerchi e 3.200 versi in quartine dalle rime alternate. nel 1980 è stato protagonista nella commedia musicale "Teomedio" di Fabio Storelli, e in "Marco Polo", di Conte e Luzzati, per le quali ha scritto le musiche e le canzoni. Nel 1984 ha disegnato "Clanyricon", storia del Clan a fumetti (pubblicata però solo nel 2002).

Ha partecipato poi a vari programmi televisivi di revival musicale, come "C'era una volta il festival" e "Una rotonda sul mare" per Canale 5.

Nel 2000 compare in una scena del film Pane e tulipani, diretto da Silvio Soldini, nel ruolo di sé stesso, cantando il brano Frasi D'Amore, (1969).

Nel 2004, dopo anni di lontananza dal video, partecipa al reality show La talpa, ma viene eliminato alla prima puntata.

Nel 2006 tiene una serie di lezioni sulla musica per il progetto universitario Rai Nett1, l'università a distanza.

Don Backy è l'autore della prefazione, del nuovo libro del giornalista e scrittore Gian Carlo Padula, dal titolo Dio non è morto, l'altro volto di Francesco Guccini.

Il 16 febbraio 2009 Don Backy scatena una polemica al programma "L'Arena" a causa del proferimento in diretta di una bestemmia.

Il 16 maggio partecipa con successo alla trasmissione "Ti lascio una canzone" in onda su RAIUNO duettando con Mario Scucces.
Fonte: wikipedia.org