Biografia Alex Baroni

Inizia la carriera nei primi anni Novanta, cantando nei locali milanesi, mentre svolge un'attività parallela come insegnante, dopo essersi laureato in chimica. Diventa presto un apprezzato corista di artisti famosi, tra cui Eros Ramazzotti, Ivana Spagna e Rossana Casale. Dopo un'esperienza iniziale nel duo dei Metrica, nel 1994, pubblica il suo primissimo album, assieme ad Andrea Zuppini, intitolato Fuorimetrica, per l'etichetta DDD, prodotto da Eros Ramazzotti, con cui duetta nel brano "Non dimenticare Disneyland". Quest'album, a lungo introvabile, è stato ristampato nel 2007, con l'aggiunta di un brano inedito, intitolato "La lettera", che è anche uno dei quattro nuovi brani poi inseriti nell'ultima doppia collection, anch'essa uscita nel 2007 (vedi 'Discografia').

Nel 1991 è tra i cori dell'album "Un'altra strada" del cantautore genovese Massimiliano Cattapani.

Entra nell'Orchestra della RAI e, nel 1996, è al Festival di Sanremo, in qualità di corista. Nel 1997 comincia la lunga e proficua collaborazione con i produttori di tutti i suoi dischi, Marco Rinalduzzi e Massimo Calabrese che insieme a lui scriveranno quasi tutte la canzoni del suo repertorio. Debutta al Festival di Sanremo come cantante, nella «Categoria Giovani», ed ottiene un grande successo di critica e di pubblico, col brano "Cambiare": Baroni vince il premio come miglior voce del Festival, premiato dalla giuria di qualità, presieduta da Luciano Pavarotti, e il brano vince il «Premio Volare», intitolato a Domenico Modugno (la canzone viene premiata come migliore canzone del Festival).

Nel frattempo, esce il primo album inciso per l'etichetta Ricordi, a cui il cantante dà il suo nome d'arte, Alex Baroni, contenente, oltre al brano sanremese "Cambiare", altri brani di successo, tra i quali "Male che fa male" (con un mega-coro di una cinquantina di persone, tra cui la giovane cantante emergente Lara Martelli), "Scrivi qualcosa per me" (accompagnato dal relativo videoclip, tanto semplice quanto efficace, che ritrae Baroni in un ambiente simile agli unplugged più ricercati di MTV), "Ce la farò" (con cui aveva già partecipato alle eliminatorie di «Sanremo Giovani»), la suggestiva ballata "La voce della luna", e la cover di un brano dei Beatles, intitolato "In My Life", posto in chiusura al disco. L'album raggiunge la posizione numero 38 in classifica, e si piazza al numero 138 nella Top 200 di fine annata 1997, vendendo circa un milione di copie e ottenendo il disco d'oro.[senza fonte]

Poco dopo, sempre nel corso dello stesso fortunato anno, collabora alla versione italiana della colonna sonora realizzata per il film di animazione della Walt Disney, Hercules, in cui dà la voce all'Ercole adolescente, cantando "Posso farcela" (una suite in tre parti, la seconda delle quali è uno strumentale, eseguito dalla sola orchestra e intitolato "O possente Zeus", mentre la terza è una reprise della prima). Ancóra nel 1997, è presente al «Premio Città di Recanati» ("Musicultura"), dove canta con un'altra giovane cantante emergente, Zenima, in un duetto che non fa altro che inserirsi nell'infinita serie di duetti che l'artista (sùbito ribattezzato lo «Stevie Wonder della musica italiana», per via della notevole estensione e per la voce simil-nera) eseguirà durante tutto l'anno.

Nel 1998, partecipa nuovamente al Festival di Sanremo, questa volta nella «Categoria Big» (grazie alle vendite dell'album omonimo), con il brano "Sei tu o lei (Quello che voglio)". Il sottotitolo del pezzo, Quello che voglio, viene utilizzato poco dopo per il nuovo album. Oltre alla nuova canzone sanremese, il lavoro contiene altre due tracce molto note, accompagnate dai relativi videoclip, "Onde" e "Dimmi che ci sei". L'album raggiunge il Numero 42 in classifica, e si piazza al Numero 200 della classifica generale di fine anno, nel 1998, vendendo meno del precedente.

Il successo porta il giovane artista anche a Sanremo Top, nel maggio 1998, da dove Baroni parte per il nuovo tour dal vivo che, per tutta l'estate, lo vedrà cantare nei maggiori centri della penisola, con un gruppo di musicisti di prestigio. Ad agosto, nel corso della tournée, l'artista parteciperà, vincendo, al Sopot Festival, la rassegna musicale comunitaria ospitata dalla Polonia.

Nel settembre dello stesso anno, sulla scia dei recenti successi esteri, esce, in vari paesi europei (tra cui Paesi Bassi, Germania, Svizzera e, naturalmente, Polonia), il disco internazionale di Alex Baroni, intitolato Onde, dal titolo del brano che, nel frattempo, è diventato il suo più grande successo fuori dai confini italiani. La compilation, oltre alla title-track, contiene i pezzi migliori estratti dai suoi due lavori discografici più recenti, Alex Baroni del 1997, e Quello che voglio del 1998.

Il 1999 comincia sotto i migliori auspici. A febbraio, Baroni viene premiato in Campidoglio con l'«Oscar dei Giovani 1998». Il tour per l'album Quello che voglio viene prolungato di alcune date, e si conclude con una serata speciale al Memphis Belle di Roma. Inoltre, Alex partecipa al CD postumo di Ivan Graziani, Per sempre Ivan, nel quale canta, in duetto con Umberto Tozzi, la canzone "È stato un viaggio (Vita)", il cui testo è di Renato Zero e la musica dello stesso Ivan Graziani.

Nei primi giorni del mese di settembre, esce il nuovo singolo, "Pavimento liquido", che, insieme al relativo videoclip (girato nel deserto africano, durante l'estate di quell'anno, anticipa la pubblicazione del terzo album dell'artista, dal titolo Ultimamente. Il long playing esce il 24 settembre e vede, tra l'altro, la collaborazione letteraria di Renato Zero, che firma il testo del brano E il cielo mi prese con sé, che si rivelerà, qualche anno dopo, tristemente profetico.

La promozione del nuovo atteso lavoro viene affidata, per lo più, ai video delle canzoni "Pavimento liquido" e "Fuori di qua", vista la decisione di non estrarre alcun singolo e la mancata partecipazione al Festival di Sanremo, dove il brano da lui proposto, la title-track dell'album appena pubblicato, Ultimamente, non passa le selezioni (il brano non viene, però, incluso nel lavoro del 1999, a cui dà il titolo; riemergerà, invece, nel disco postumo C'è di più, del 2004, di cui sarà il singolo trainante).

Il disco riceve una massiccia copertura radiofonica, ma non riesce ad eguagliare le vendite dei due album precedenti. Baroni non si perde comunque d'animo e s'imbarca in un lunghissimo tour che, a differenza dei precedenti, durerà due anni, invece di uno solo. Il cantante non rinuncia comunque a nessuno degli spettacoli del tour, compresi i concerti gratuiti per i fans o di beneficenza per vari enti già programmati in partenza, rispettando anche gli impegni presi con i colleghi. Durante la tournée di Massimo Di Cataldo, incentrata sul repertorio dei Beatles, i due artisti duettano in molti classici dello storico gruppo britannico, mentre Baroni sceglie di cantare "Solo per te", tratta dal suo ultimo album, che gli permette di esibire la sua notevole estensione vocale.

Inoltre mette alla prova la sua abilità di paroliere, collaborando alla stesura di "È la verità", poi inserita nell'album Girasole di Giorgia, sempre nel 1999. Per la cantante romana, Baroni scriverà anche il testo di "Prima di domani", una delle tracce dell'album successivo di Giorgia, Senza ali, del 2001, mentre Giorgia restituirà il favore al compagno, collaborando con lui alla composizione del testo di "Fuori dalla mia finestra", uno dei pezzi di Ultimamente. Queste ultime due canzoni dimostrano, tra l'altro, la bravura di entrambi nell'assumere un punto di vista letterario neutrale, visto che Baroni scrive per la compagna dal punto di vista femminile, e la Todrani, a sua volta, compone la sua traccia dal punto di vista maschile.

Quanto all'ultimo disco di Baroni, mentre "Pavimento liquido" riceve anche un'inaspettata accoglienza positiva nelle discoteche estive, i brani di Ultimamente più richiesti in radio diventano in breve tempo "Fuori di qua" (nella quale partecipa Giorgia nei cori) e "Viaggio", oltre, ovviamente, al brano che apre il lavoro, "Pavimento liquido". Al video di quest'ultima, si affianca ben presto un altro filmato promo, girato proprio per il brano "Fuori di qua", in cui Baroni compare legato, mani e piedi, a una sedia. L'album comprende anche un'altra cover dei Beatles, "Mother Nature's Son", che chiude elegantemente la terza fatica discografica dell'artista milanese, ormai star a tutto campo, sia in Italia che in Europa.

Il 19 marzo del 2002, Alex Baroni viene coinvolto in un tragico incidente stradale, nei pressi di piazzale Clodio, non lontano dal centro di Roma e, dopo tre settimane di coma, muore.

In autunno, esce postuma la sua prima raccolta, intitolata Semplicemente (nota anche come Semplicemente Alex Baroni, dalla lettura continua del titolo del disco e del nome dell'autore, sulla copertina della raccolta, che lo ritrae, come le altre foto nel libretto, durante la session fotografica realizzata nel deserto africano), che contiene, oltre ai suoi più grandi successi (scelti dagli stessi fans, tramite un sondaggio condotto sul sito Web ufficiale), tra cui "Onde", "Cambiare" e "Sei tu o lei (Quello che voglio)", anche tre brani inediti, che avrebbero dovuto far parte dell'album al quale stava lavorando nella 'Primavera della sua vita' (così scrive il fratello Guido nelle note di copertina, annunciando la nascita del «Comitato Alex Baroni», con lo scopo di raccogliere fondi ed organizzare eventi artistici di beneficenza, nel ricordo di Baroni).

Dei tre nuovi pezzi, "La distanza di un amore", "Speriamo" e "Binario 4" (che dànno un'idea del nuovo sound che Baroni stava sviluppando, lontano dai suoi abituali produttori, I Piloti), il primo viene utilizzato per promuovere l'intero album, che diventerà, in breve tempo, l'album più venduto del cantante, raggiungendo la posizione numero 2 in classifica e piazzandosi alla 17 nella classifica italiana generale di fine annata 2002 (il migliore risultato ottenuto da Baroni in assoluto).

La cantante Giorgia, con cui è stato legato sentimentalmente, gli ha dedicato la canzone "Marzo", inserita nella sua raccolta del 2002, a lui interamente dedicata, Greatest Hits - Le cose non vanno mai come credi, il cui titolo allude chiaramente al tragico evento che le ha portato via l'ex-compagno e, al momento dell'incidente, ancora grandissimo amico. La canzone, mai pubblicata come singolo è accompagnata da un videoclip, dominato da colori scuri e tinte tenui, in cui la magrezza spettrale dell'artista e la sua triste bellezza non fanno che aggiungere ulteriori elementi, perfettamente in linea con il tema del brano.

Il 15 ottobre del 2004, esce C'è di più, un intero album di inediti (il quinto, considerando anche il primissimo Fuorimetrica) scritti e interpretati tra il 1998 ed il 2002. L'album si chiude con un medley di due classici, "Yesterday" dei Beatles ed "Imagine" di John Lennon, legate insieme, in un concerto dal vivo, tenuto da Baroni, anni prima, sulla gradinata della Cattedrale di San Bernardino de L'Aquila, in occasione dei festeggiamenti della 'Perdonanza Celestiniana', con la partecipazione dell'Orchestra Sinfonica Abruzzese. Trascinato dal singolo "Ultimamente" e da alcuni altri brani di punta, tra cui il citato medley, il pezzo di apertura, "Libero", e la title-track, l'album C'è di più raggiunge la posizione numero 17, piazzandosi alla 186, nella classifica italiana annuale del 2004.

Il 16 novembre 2006 esce un CD tributo, coerentemente intitolato Alex-Tributo ad Alex Baroni, un omaggio di molti dei suoi amici musicisti e coristi, con fini totalmente no profit e di beneficenza. I proventi della vendita di questo disco vengono devoluti al «Comitato Alex Baroni». Partecipano, tra gli altri: Mario Biondi, Manuela 'Manu' Cortesi, Silvio Pozzoli, Giorgio Secco, Paolo Costa, Amedeo Bianchi, Pier Foschi, Nicola Peruc...

Sempre nel corso del 2006, viene ripubblicata la raccolta Semplicemente del 2002, in una nuova versione Dual Disc: il Lato CD Audio ripropone, rimasterizzati, i tre inediti postumi del 2002 e gli 11 brani che, da un sondaggio, erano risultati i preferiti dai fans, tratti dai tre album di studio del 1997, 1998 e 1999, mentre il Lato DVD comprende i cinque videoclip girati per promuovere i brani "Scrivi qualcosa per me" (dall'album omonimo Alex Baroni del 1997), "Onde" e "Dimmi che ci sei" (da Quello che voglio del 1998), "Pavimento liquido" e "Fuori di qua" (da Ultimamente del 1999), oltre ad una gradevole galleria fotografica. L'audio di "Onde" è leggermente diverso dalla versione dell'album (nell'introduzione sono aggiunti dei vocalizzi di Baroni, che erano presenti solo nel videomix e in alcune esecuzioni dal vivo, finora inedite).

A fine maggio del 2007, esce invece una nuova, doppia raccolta di successi intitolata Alex Baroni Collection, contenente anche tre inediti ("La vita è un dado", "Vorrei" e la cover, rielaborata, in italiano, con il titolo di "Sei la sola che vorrei", di "Another Star", un pezzo del suo artista preferito, Stevie Wonder, a cui era stato paragonato fin dal trionfo sanremese), nonché un quarto 'nuovo' brano, "La lettera", in realtà già edito, ma poco conosciuto, tratto dalla ristampa dell'album Fuorimetrica dei Metrica, il duo in cui Alex aveva esordito come cantante, agli inizi della sua carriera. L'album, il primissimo realizzato da Baroni in coppia con Zuppini, come accennato, era uscito nel 1994; poi diventato praticamente introvabile nella versione originale, è stato ristampato, con l'aggiunta del nuovo brano, "La lettera", proprio nello stesso 2007.

Dall'incidente che ha provocato la sua morte, nasce un'indagine e il successivo processo, in cui il guidatore dell'auto che si è scontrata con la moto di Baroni viene accusato di omicidio colposo. Il pm Giuseppe Cascini chiede però l'assoluzione dell'imputato, dal momento che non vi sarebbero prove della sua responsabilità diretta. Dopo una prima sentenza, prevista per il 14 giugno 2007, il 74enne Renato Zingaretti, che investì Alex Baroni, provocandone la morte, è stato infatti assolto dall'accusa di omicidio colposo, il 22 giugno 2007, poiché dalle analisi tecnico-peritali è risultato che Alex Baroni viaggiava a velocità elevata.
Fonte: Wikipedia.org